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Del resto, ognuna delle tre grandi schiatte, semiti, chamiti e giapetici, ebbe suoi modi particolari di corruzioni. I semiti, anche gli erranti, serbarono piú a lungo il monoteismo, aggiunsero meno numi al Signore primitivo Adonai, Adone.

L’origine di queste divagazioni neoplatoniche è il Timeo di Platone. Giuliano, nel suo trattato, non manca di porre a raffronto la cosmologia platonica con quella di Mosè, per trarne argomento a dimostrare la maggiore ragionevolezza della creazione per gradi e per gerarchie divine, proposta da Platone, in confronto alla creazione per atto diretto di un creatore unico, ed è evidente che la sua teoria degli dei etnici e locali è una variazione del tema platonico. Chiarita, secondo Giuliano, la posizione del monoteismo ebraico in faccia al politeismo ellenico, e dimostrato l’errore degli Ebrei di considerare come Dio unico e supremo quello che non era che un Dio secondario e parziale, il polemista passa a svolgere il secondo dei suoi concetti fondamentali, e vuol dimostrare il torto dei Cristiani che non seppero stare con gli Ebrei coi Greci e l’insostenibilit

²⁴¹ Idem, 228 sg. Giuliano finisce il primo libro del suo trattato, il solo di cui siansi conservate le reliquie, ritornando sull’accordo esistente, secondo lui, fra il politeismo ellenico ed il monoteismo ebraico, e sull’identit

E primamente, non soltanto la storia sacra ma anche tutte le profane mostrano che tutte le religioni incominciarono dal monoteismo, dall'adorazione d'un solo Dio. Ma in breve caddesi per corruzione nel politeismo, moltiplicaronsi gli dèi in vari modi.

Mentre nel mondo del pensiero teologico e nelle grandi discussioni dei Concilî ferveva questo movimento pel quale si innestavano le idee platoniche sul tronco del monoteismo e si creava una dogmatica tutta a tesi incomprensibili e, appunto per questo, imposte come articoli di fede, il Cristianesimo, diffondendosi in tutti gli strati sociali, si sostituiva al Paganesimo, paganizzandosi e diventando idolatra. E così doveva essere, perchè le condizioni intellettuali dell’umanit

Il fatto è che tutte queste idee, le quali si attaccavano direttamente alla filosofia platonica, hanno costituita la miscela da cui è uscita la metafisica cristiana da una parte, il neoplatonismo dall’altra. Ma gli ingredienti sostanziali son sempre quelli. Alessandria fu il focolare nel quale, per opera di Filone e della sua scuola, lo spiritualismo platonico ebbe la sua saldatura col monoteismo ebraico. Il metafisico che scrisse il quarto Vangelo, affermando solennemente il monoteismo, salvò il Cristianesimo dalle eresie gnostiche che pullulavano dal lievito platonico. Ma, nella stessa Alessandria, lo spiritualismo platonico, non più saldato al monoteismo, diede origine al simbolismo mistico di Ammonio Sacca, di Plotino e di Porfirio, il quale non si diversifica dal pensiero cristiano che per la mancanza di una determinazione dogmatica nelle sue linee fondamentali, e per la conservazione della pluralit

Giuliano era un polemista assai abile ed arguto e sapeva cogliere prontamente il punto debole dell’avversario. Per combattere il monoteismo ebraico egli si ferma sul suo difetto propriamente fondamentale, che è di avere un Dio, per sua natura, esclusivamente nazionale. Il Dio degli ebrei non è il Dio del genere umano, è il Dio di un dato e piccolo popolo. Ora, dice Giuliano, è possibile assumere un Dio siffatto a Dio unico di tutta l’umanit

Ma sono preziosi come un saggio delle tendenze e delle abitudini che dominavano nelle scuole del tempo, e, sopratutto, come una dimostrazione del simbolismo mistico con cui il Politeismo si andava piegando alle esigenze del monoteismo, e cercava di lottare col Cristianesimo vittorioso.

Dissi che il Gnosticismo cristiano fu una specie di Neoplatonismo anticipato. Ciò è esatto, nel senso che l’uno e l’altro dei due sistemi, col mezzo delle molteplici emanazioni divine, ricreavano un politeismo effettivo sotto le ali di un monoteismo teorico. Ma ciò non toglie che fra i due sistemi esistesse un’antipatia profonda, perchè il Gnosticismo, innestandosi sul tronco del Cristianesimo, ne aveva preso il concetto pessimista con cui quest’ultimo giudicava il mondo. Ed, anzi, non riuscendo a spiegare la creazione di un mondo cattivo per parte di un dio buono, era caduto nel dualismo, e dava ad un dio perverso la responsabilit