United States or Kenya ? Vote for the TOP Country of the Week !


Giuliano non sentiva che al suo Politeismo riformato mancava ciò che formava la forza del Cristianesimo e che gli dava la possibilit

La Chiesa è stata assai più feroce contro Giuliano che contro qualsiasi degli imperatori che pur l’hanno perseguitata col ferro e col fuoco. Eppure Giuliano, che aveva iniziata una sistematica restituzione del Politeismo, non ha versata, di sua iniziativa, una goccia di sangue per la causa che gli stava a cuore assai più delle sue imprese guerresche e delle sue riforme amministrative. Anzi, come vedremo, proclamava ufficialmente il principio della tolleranza e non voleva le conversioni forzate. Ma la Chiesa era ispirata da un istinto sicuro. Sentiva che la persecuzione, dopo tutto, era una forza per lei ed uno strumento di vittoria. Quanto più perseguitata, tanto più potente. S’era ormai avvezza ad affrontar impavida la violenza, ma essa si arretrò spaventata davanti a questo giovane che, dal trono imperiale, predicava il ritorno al Politeismo, in nome della ragione e della morale. Era una cosa tanto nuova ed inaspettata che essa vi vide un pericolo maggiore di quello che fosse nella realt

Per far questo, Giuliano voleva ricondurre il mondo al Politeismo, ma ad un Politeismo essenzialmente riformato. La religione, nel mondo antico, era propriamente una funzione dello Stato.

Questo racconto di Giuliano e il discorso da lui tenuto sono uno degli episodi più curiosi e più istruttivi di questo libriccino pur tutto così interessante. Povero entusiasta! Che disinganno profondo doveva essere il suo davanti all’evidenza dei fatti ed alla prova luminosa del completo insuccesso del movimento di restaurazione da lui tentato. Il Politeismo era morto e non c’era più nobilt

Giuliano non era un reazionario come alcuni, sopra false apparenze, lo vollero giudicare. Giuliano desiderava la conservazione del Politeismo, perchè vi vedeva il balsamo che avrebbe salvato l’Ellenismo; ma non voleva il Politeismo col significato naturalistico o con le forme nazionali di un tempo chiuso per sempre. Voleva riformarlo, organizzarlo a seconda delle esigenze dei tempi nuovi. Ma, se Giuliano non era un reazionario, egli era però nell’antitesi più recisa con quel che oggi si chiama il libero pensiero. In questo egli era davvero l’uomo del suo tempo. Aveva un’inclinazione alle speculazioni metafisiche, ma aveva la negazione dello spirito scientifico. Nessuno ha più di lui riconosciuta la necessit

Ogni politeismo è naturalmente tollerante; serbando gli dèi propri, ammette a secondari gli dèi stranieri. Del resto, tali religioni, tutto esterne di natura loro, erano in Grecia diventate giá indifferenti a chiunque vi s'internasse colla filosofia; e cosí diventarono ai romani quand'ebber bevuta quella filosofia.

L’impero romano, come tutti gli Stati del mondo antico, aveva una religione nazionale, i cui atti erano la sanzione, la consacrazione della sua esistenza. Se non che il Politeismo, appunto perchè affermava la molteplicit

Il Neoplatonismo, abbarbicandosi al Politeismo, avrebbe, dunque, voluto organizzarlo in un sistema simbolico che rappresentasse la creazione, cioè, la discesa del sovrannaturale nella natura. Ma la molteplicit

E primamente, non soltanto la storia sacra ma anche tutte le profane mostrano che tutte le religioni incominciarono dal monoteismo, dall'adorazione d'un solo Dio. Ma in breve caddesi per corruzione nel politeismo, moltiplicaronsi gli dèi in vari modi.

Ma sono preziosi come un saggio delle tendenze e delle abitudini che dominavano nelle scuole del tempo, e, sopratutto, come una dimostrazione del simbolismo mistico con cui il Politeismo si andava piegando alle esigenze del monoteismo, e cercava di lottare col Cristianesimo vittorioso.