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Messer Marco Polo nelle sue relazioni dice che nel regno di Coraian nell'Indie, a' suoi giorni, si davano otto saggi d'argento per uno d'oro perfetto; e nel Corazan, provincia ch'ora appartiene al Mogol e che di molte miniere è abbondante, davano per una sola d'oro sei d'argento; anzi ne' regni di Mian con cinque d'argento s'aveva una d'oro: onde nasceva che venivano di lontani paesi mercanti con argento da barattare in oro, per lo guadagno che vi facevano portandolo al loro paese.

Perciocché essi preziosi metalli sono come le altre cose, che nascono e si raccolgono piú in una provincia che in un'altra, e vengono dalla natura prodotte piú in un luogo che in un altro; e perciò fa di bisogno che ogni principe ed ogni repubblica si contenti di quelle cose che naturalmente sono prodotte e nascono nello Stato o regno suo, e non occorre che i danari siano fatti se non in que' luoghi ove nasce e si cava l'oro e l'argento, ovvero ne' luoghi alle miniere piú accosti.

Secondo l'on. Nasi in Sicilia non c'era fame, vi erano minori che altrove le sofferenze economiche, il salario non era inferiore di altrove, il lavoro delle miniere di zolfo non era più duro che altrove, le amministrazioni comunali non andavano più male che altrove, il dazio sulla farina non aveva influenza prevalente ed uguale sul prezzo del pane; il governo non aveva le responsabilit

Pazzie! Non sono pazzie.... Ne fumavo sei o sette.... È un risparmio da non disprezzarsi.... Se poi fossi nelle miniere, capisci che, per amore o per forza, bisognerebbe romperla con le vecchie abitudini.... È per questo, vedi, che quasi quasi m'innamoro d'un impiego che mi strappi per qualche anno alla vita cittadina. Leoni chinò il capo in silenzio.

Quella sera partì, e se ne ritornò nelle sue miniere. L'inverno seguente, allorchè Nancy era a Praga da quasi un anno, il Professore disse: Il mese prossimo Anne-Marie dar

Era nervosa e timida e incantevole, sorseggiando del Liebfraunmilch colle fossette fluttuanti e il sorriso mite. Egli le raccontò che aveva delle miniere nel Transvaal e che per vent'anni era stato lontano dai paesi civilizzati. Sono sceso nelle miniere quando avevo vent'anni; e ne sono uscito quando ne avevo quaranta. Cioè, quattro anni fa.

Infine mi tocca a far menzione di una grave quistione: quella della degenerazione nel lavoro duro e precoce dei carusi. Altra volta scrissi che dai resoconti del generale Torre non si poteva assodare se il lavoro delle miniere deformasse i carusi.

«Trattavasi ora di persuadere gli operaî cosa del resto che, pel prezzo elevato, non riusciva facile a far acquisto di queste azioni; però a raggiungere l'intento non si vide mezzo migliore che associare gli operai stessi ai beneficî delle miniere.

Largo!... Da le sonore vôlte de l’officine, Dai rilucenti aratri, de l’orride fucine Da gl’infernali ardor, Dagli antri dove un popolo tesse, martella e crea, Da le miniere sorgo

Forse per aver più tempo di stare all'osteria e consumare i vostri risparmi? Lasciate chiedere diminuzione di orario a quelli operai che sono infelici davvero, destinati a lavorare nelle miniere, senz'aria, senza luce, esposti ad ogni istante a mille pericoli.