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Per via camminavo come intontito; il piccino, benedetto piccino, il piccolo amico mi seguiva. Mi seguiva la sua vocetta tenera, come ora mi parla mentr'io scrivo di lui a te. Perchè in questa malinconica mattina di marzo, egli è qui accosto a me. E nel silenzio della mia cameretta, egli mi ripete ancora, dolcemente, con un balbettìo d'angiolo: Vulite 'o vasillo? Vulite 'o vasillo?

tal, non per foco, ma per divin'arte, bollia la` giuso una pegola spessa, che 'nviscava la ripa d'ogne parte. I' vedea lei, ma non vedea in essa mai che le bolle che 'l bollor levava, e gonfiar tutta, e riseder compressa. Mentr'io la` giu` fisamente mirava, lo duca mio, dicendo <<Guarda, guarda!>>, mi trasse a se' del loco dov'io stava.

«Mentr'io m'era deciso di tacere, sento ormai dovere di parlare e parlerò fra non molto. Non parlerò esclusivo come parmi temiate; parlerò d'Italia e d'unit

Nel 1802, mentr'io da qualche tempo viveva quasi abitualmente in campagna attendendo all'agricoltura, il conte Francesco Melzi, fatto vicepresidente della Repubblica Italiana, chiese di me e mi offrí una prefettura. Contavo gi

che la` dove ubidia la terra e 'l cielo, femmina, sola e pur teste' formata, non sofferse di star sotto alcun velo; sotto 'l qual se divota fosse stata, avrei quelle ineffabili delizie sentite prima e piu` lunga fiata. Mentr'io m'andava tra tante primizie de l'etterno piacer tutto sospeso, e disioso ancora a piu` letizie,

Il signor Folengo, la cui testa cominciava a entrar nella penombra della camera, mentr'io rimaneva ancora in luce, colla finestra di contro si portò all'indietro col corpo, quasi prendesse la rincorsa, e giunse inaspettatamente alla conclusione, per esaurimento delle frasi magnifiche. Insomma, caro signor Sergio, io non ho che a finire come ho cominciato.

«Mentr'io vi scriveva, giunge la vostra; e sospendo la mia tirade contro i moderati, dacchè vedo che consentiamo. . . . . . Dal vostro silenzio argomento che, voi non avete ricevuto la mia Lettera al papa, ch'egli ebbe in settembre e ch'io ho consentito si stampasse perchè mi pare che da un lato possa far sentire vieppiù il contrasto fra' suoi doveri e la sua attuale condotta, e che dall'altro mantenga saldo il nostro principio dell'unit

Ahi come facean lor levar le berze a le prime percosse! gia` nessuno le seconde aspettava ne' le terze. Mentr'io andava, li occhi miei in uno furo scontrati; e io si` tosto dissi: <<Gia` di veder costui non son digiuno>>. Per ch'io a figurarlo i piedi affissi; e 'l dolce duca meco si ristette, e assentio ch'alquanto in dietro gissi.

ond'elli: <<Or ti conforta; ch'ei convene ch'i' solva il mio dovere anzi ch'i' mova: giustizia vuole e pieta` mi ritene>>. Colui che mai non vide cosa nova produsse esto visibile parlare, novello a noi perche' qui non si trova. Mentr'io mi dilettava di guardare l'imagini di tante umilitadi, e per lo fabbro loro a veder care,

Io non so, gli diceva con quei suoi modi soavi, perchè voi non troviate fuorchè sgomenti nuovi guardando nell'avvenire, mentr'io invece non posso che lasciarmi andare ad ogni speranza considerando quanto mi avete detto. Ben m'accorgo che c'è da piangere assai sulle nostre condizioni presenti, ma vedrete pure che Iddio, se ci ha messo alla prova, ci preparer