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Veramente io non ho letto la storia di Gengis-kan, la quale pure fu raccolta circa tre quarti di secolo dopo la morte di lui, ma l'avessi pur letta io porrei mediocrissima fede alle quarantamila, o cinquantamila teste gittate nei fondamenti di Samarcanda come pietra angolare a costituirla capitale; che ferocissimo ei fosse non si contrasta, ma sagace altresì era molto, tanto che il Gibbon ebbe a trovare non poca corrispondenza tra il codice composto dal Locke per la Carolina, e quello di Gengis-kan! Ad ogni modo io credo, che cotesto si abbia, se successe, intendere per simbolo, che molti voleri, come molti interessi devano concorrere a stabilire le nuove capitali, e che questi interessi devano recidersi del tutto da interessi antichi. Napoleone Imperatore giudicava la Italia poco acconcia a comporre un corpo solo a cagione della sua lunghezza, e questo suo concetto prima e dopo lui parteciparono parecchi; tuttavia discorrendo dei luoghi adattati per instituire la capitale del nobile stato così argomenta: «Vari i pareri degli uomini intorno la migliore giacitura della capitale d'Italia, che taluno accenna a Venezia imperciocchè supremo bisogno della Italia paja levarsi a potentato marittimo. Venezia, essi dicono, sta riparata dai subitanei assalti, e favellando a mo' di mercante, deposito dei commerci della Germania orientale e punto più prossimo di Genova a Milano e a Torino; al mare si accosta per tratti lunghissimi di sponde: altri poi vengono dalla storia, e dalle tradizioni antiche condotti a Roma; Roma, affermano, sopra tutto mediana, destra alle tre grandi isole Sicilia, Sardegna, e Corsica, destra a Napoli; per ogni parte a un dipresso equidistante da cui la voglia offendere, o lo inimico si presenti dal lato di Francia, o dalla Svizzera, ovvero dall'Austria, che dove si accosta più dist

Il re e i suoi dottrinari non erano disposti a secondare la rumorosa corrente bramosa di guerra. Erano troppo chiaroveggenti per non discernere, che un'impresa di conquista sul Reno avrebbe sommerso la stessa corona borghese: «la guerra è la rivoluzione», soleva dire Luigi Filippo: ed erano troppo freddi e pedanti calcolatori, per avvertire e intendere in qualche modo il movente generoso, che si nascondeva indubitabilmente nel delirio della brama di guerra. Si chiarì, purtroppo, anche rispetto alle questioni estere, quanto fossero insostenibili le dotte comparazioni tra il 1688 e il 1830. Laddove la gloriosa rivoluzione inglese era maturata in virtù del favore datole dall'Europa settentrionale tutta protestante, la quale aveva ricondotto quasi spontaneamente lo stato, da una condizione malsana di vassallo, entro la cerchia dei suoi alleati naturali, all'opposto la Francia moderna all'estero era del tutto isolata. Il governo si ostinava sconsigliatamente a tenere una situazione mediana fra i trattati del 1815, che non poteva annullare, e la Rivoluzione, che non poteva interamente rinnegare quale suo terreno originario. In una situazione siffatta, il regno continuò, come sotto i Borboni, a non godere di alcuna autorit

Il comandante della Sirena, posto al timone con Marzia alla destra e Lina alla sinistra, era una di quelle figure che colpiscono ed impongono l'ammirazione in tutti i loro movimenti fisici. Pettoruto e largo di spalle, sulle quali posava una di quelle meridionali teste adornate d'ebano tanto negli occhi che nella capigliatura. Era di statura mediana, ma svelto quanto il capriolo dei monti.

Il sopraddetto crestone diretto da est a ovest costituisce appunto la separazione fra i due ghiacciai di Lavina, dei quali quello a nord ci appariva più come semplice vedretta che non un vero ghiacciaio, ma a questa categoria dovemmo ascriverlo quando lo percorremmo. Ha una lunghezza orizzontale di 650 metri ed una larghezza massima di poco meno di 500 metri; la sua linea mediana di massima pendenza ha un andamento di poco oscillante intorno alla direzione sud-est nord-ovest, con un dislivello massimo di 240 metri. Ha una bella morena frontale arcuata, recentissima, distante una ventina di metri dall'estremo limite inferiore del suo ghiaccio, e possiede pure belle morene laterali, specialmente la sinistra che è assai poderosa e molto regolare. La sua estremit