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Noi, per il crestone ovest, discendemmo sul ghiacciaio di nord-ovest calandoci dalla vetta alla quale eravamo saliti per la cresta nord, dopo aver risalito il vallone d'Acquarossa ed una discreta vedretta che ne riveste la parte superiore fino alla Bocchetta d'Acquarossa . Questa vedretta non ci offerse nulla di notevole e tutti i suoi particolari ce la fecero ritenere attualmente stazionaria.

Il sopraddetto crestone diretto da est a ovest costituisce appunto la separazione fra i due ghiacciai di Lavina, dei quali quello a nord ci appariva più come semplice vedretta che non un vero ghiacciaio, ma a questa categoria dovemmo ascriverlo quando lo percorremmo. Ha una lunghezza orizzontale di 650 metri ed una larghezza massima di poco meno di 500 metri; la sua linea mediana di massima pendenza ha un andamento di poco oscillante intorno alla direzione sud-est nord-ovest, con un dislivello massimo di 240 metri. Ha una bella morena frontale arcuata, recentissima, distante una ventina di metri dall'estremo limite inferiore del suo ghiaccio, e possiede pure belle morene laterali, specialmente la sinistra che è assai poderosa e molto regolare. La sua estremit

Dal crestone sovraccennato potemmo osservare a volo d'uccello questo ghiacciaio il quale, salvo la mole maggiore, si trova nelle stesse condizioni di quello nord.

La morena laterale destra è sviluppatissima specialmente in altezza e compresa per lungo fra due speroni rocciosi; oltre questa si vede un'altra morena gigantesca che, salendo, va ad unirsi con altra appartenente al Dzasset, e tutte due riunite vanno ad appoggiarsi in alto al crestone che sale alla punta dell'Herbetet.

La disposizione e la configurazione di tutte queste masse di ghiaccio risultano chiaramente dalla carta del Paganini; separazione netta fra il Grand Croux ed il Money non c'è, ma possiamo scegliere la linea che discende dalla Roccia Viva e raggiunge e si continua nel crestone 3287-2957 della carta Paganini . Daremo al ghiacciaio di Money la stessa estensione della carta al 50.000 dell'I. G. M. levata nel 1881, oltre la quale havvi il ghiacciaio di Patrì.

Porta poi il nome di ghiacciaio di Money quello che discende dalla Punta Patrì, dal Coupé di Money, dalla Tour St.-Ours ecc. Questo secondo ghiacciaio è invece il ghiacciaio di Patrì che è perfettamente separato da quello di Money dal crestone 3493-3333-3100 della carta Paganini.

Queste due plaghe ghiacciate si riuniscono a valle di detto crestone alla quota 3219 per tosto separarsi nuovamente in due rami alla quota 3150 in causa di altra cresta di roccia.