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Il sopraddetto crestone diretto da est a ovest costituisce appunto la separazione fra i due ghiacciai di Lavina, dei quali quello a nord ci appariva più come semplice vedretta che non un vero ghiacciaio, ma a questa categoria dovemmo ascriverlo quando lo percorremmo. Ha una lunghezza orizzontale di 650 metri ed una larghezza massima di poco meno di 500 metri; la sua linea mediana di massima pendenza ha un andamento di poco oscillante intorno alla direzione sud-est nord-ovest, con un dislivello massimo di 240 metri. Ha una bella morena frontale arcuata, recentissima, distante una ventina di metri dall'estremo limite inferiore del suo ghiaccio, e possiede pure belle morene laterali, specialmente la sinistra che è assai poderosa e molto regolare. La sua estremit

Fu una sera d’ebrezza, e l’alma mia N’è piena ancor.... La sua voce era disuguale, talvolta stridula, ma spesso poderosa, acutissima. Produsse nel pubblico un effetto singolare, dopo il miagolio tenero di Tilde. Subitamente il pubblico si divise in due fazioni: le donne stavano per Tilde; li uomini, per Leonora. A’ vezzi miei resistere Non è si facil giuoco....

Bombita battè col piede la terra, quasi per chiamarlo a , poi, con baldanza, come si srotola una bandiera, sciolse la sua «muleta» fiammeggiante. Stavano soli, di fronte: l’uomo, sottile come un serpente, il toro, quadrato e sinistro nella sua poderosa immobilit

La notte del 5 maggio i Volontari si raccolsero a Quarto; la mattina del 6 si imbarcarono sul Piemonte e sul Lombardo che una mano poderosa di nostri giovani amici aveva strappato al porto di Genova. I primi due giorni, tutti ignoravano dove andasse la piccola flotta, la quale veramente questa volta portava i destini d’Italia.

La posizione dei bianchi offendeva tutto e difendeva tutto; era formidabile in ciò che circoscriveva l'inimico ad un ristrettissimo campo d'azione e, per così dire, lo soffocava. Immaginatevi una parete animata che s'avanzi e pensate che i neri erano schiacciati fra la sponda della scacchiera e questa parete, poderosa, incrollabile.

Dove l'aveva vista?... Come l'aveva conosciuta? se lo domandava spesso e inutilmente. Quella mattina, avviatosi per lo studio, aveva indugiato davanti a una vetrina di acqueforti moderne e di riproduzioni fotografiche di capilavori di pittura. Ah!... Sei vivo? E sentì afferrarsi un braccio dalla poderosa mano dell'amico che lo apostrofava con quelle parole. Che fai?

Salute, mamma, disse a sua suocera. Poi guardò Aldo. Questi si alzò, lentamente, molto impacciato, non sapendo cosa fare. Van Osten gli tese la mano poderosa. Tanto piacere, disse. Subito Mrs Doyle gli si mise accanto e gli parlò. Allora la signora Van Osten tornò a chinarsi verso Aldo. Dunque, ella fa della musica? Non lo neghi. Io lo so, lo sento nel cuore!

Si argomentavano di poter sopraffare quel povero ragazzo, di metterlo, come suol dirsi, tra l'uscio e il muro; e in quella vece, si vedevano a fronte due uomini, uno dei quali, alla presenza poderosa e alla guardatura superba, pareva dovesse bastare per tutti. I signori... balbettò confuso il primo che aveva parlato, recando macchinalmente la mano alla tuba.

Si declamava di guerra, di massacri, di trionfi, di perdoni: tutta la vecchia rettorica delle scuole piena di esempi romani e cartaginesi, quella dei seminari, l'altra più recente del romanticismo si mescolavano in una eloquenza ridicola e commovente, deforme e poderosa. Nell'aria agitata da tante voci passavano a volta a volta i veri soffi della rivoluzione.

Cosma non diceva parola. Era profondamente seccato di quella parlantina dell’amico e temeva ad ogni istante di sentirlo dar fuori. Alle ultime frasi, poi, gli diede una stratta poderosa, tentando di ricondurlo in carreggiata. Ma quell’altro non era in grado di capirlo.