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E mentre sul colle che sovrasta il paese un gran numero di contadini si accalcava per visitare il piccolo santuario della Madonna, che a gran distanza, oltre la porta spalancata, vedevasi rifulgere di ceri accesi e di lumini colorati, la vera allegria ferveva su per i poggi, che elevatisi con facile pendìo, verdi d'erba altissima e di macchie frondose, quasi ad anfiteatro intorno al prato. Lassù compagnie numerosissime, o raccolte intorno a grandi fiammate, sulle quali s'apprestava alla campagnuola qualche manicaretto improvvisato, o intorno alle tovaglie stese per terra e sulle quali si disponevano con molta festa e molte risate le copiose provviste che tutti sogliono recare con ; larghe brigate di amici, che avevano gi

Tutte le botteghe son chiuse!». «Porta qua, che ci ho un appetito militare. E condito da questa salsa ed in tua compagnia, il pan raffermo ed il formaggio mi sapranno meglio d'ogni manicaretto». «Ma perchè non mi hai scritto? Avresti trovato qualcosa di caldo almenodice la povera donna. E non osò soggiungere per non mortificare Sennacheribbo, «e mi avresti risparmiate tante angosce!».

Uno stoccafisso, rifatto colle cipolle, ci sembrò più gustoso di un manicaretto, apprestato da Tomson; ci bevemmo due fiaschi di vino, e ci sentimmo raddoppiati in coraggio e in costanza.

Ma a' discendenti di quegli eruditi che, zelanti della loro Italia, seppero trovare l'origine italiana del Paradiso perduto del Milton, io regalo questo bel pezzo del museo Valvasoni, insieme alla novella ottava della Giornata quinta del Decamerone, affinché ne compongano un solo manicaretto, e ne estraggano la quintessenza, e se la bevano; poi, con una predica scritta sugosamente, sul fare, per esempio, delle orazioni di monsignore Della Casa, escano a ridomandare le sostanze che sono di nostro diritto, mostrando come in Italia v'abbia la semenza di tutto e come, in fine del conto, gli stranieri non si facciano pavoni che con le penne nostre.

Avevo una fame da poeta; e proprio in quell'ora un ristorante si apriva. Avete niente di pronto? La busecca. Ah , la busecca! Mi stava in mente l'idea che la busecca fosse una sorta di manicaretto raro; un cibreo delicato, aristocratico, asciutto, finamente rosato, servito in un piattino, o tegamino di bel metallo.

In un paio d'ore il manicaretto fu all'ordine; lo trinciai accuratamente e mi accinsi a mangiarlo. Intanto udivo dal di fuori Ambra che correva di qua e di l

Avvertito da parecchi amici che voi mi avevate cucinato assieme col Verga e servito ai lettori con salsa piccante, ho voluto subito assaggiare anch'io il vostro manicaretto. Mi aspettavo di trovarlo gustosissimo; la mia aspettativa però è stata sorpassata.

La povera gente, gli operai, si accalcavano al banco: il venditore smerciava perfino duecento porzioni del suo manicaretto in una sera. Alcuni avventori, preso il piatto e la forchetta, si allontanavano dal banco, si mettevano vicino alle case, e voltati verso il muro, diluviavano allegramente. Era quella l'ora della ritirata militare!

Faceva grande attenzione alle faccende della casa, voleva che la nonna la lasciasse fare da sola, era contentissima quando riusciva bene, e che il nonno le faceva un elogio, per qualche manicaretto elaborato dalle sue tenere mani. E imparò presto a cucire, a rammendare la biancheria, a inamidarla e stirarla a dovere.

Ciascun monastero aveva una piatta, un manicaretto, ch’era come il suo distintivo. Giacchè, non pur l’emblema in marmo o in legno sulla porta del monastero (le braccia incrociate per le francescane, il Charitas per le paoline, il cane che porta in bocca una fiaccola accesa per le domenicane ecc.) formava il blasone di esso, ma anche il dolce speciale solito a farsi nel monastero medesimo. Tutti i pasticcieri della citt