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Poi volgendosi a Ezio, gli disse bruscamente: È arrivato tuo zio Massimo. L'ambasciatore della Bolivia? e perchè non viene ad abbracciare l'unico suo nipote? Verr

Alle otto della mattina, l'Ambasciatore, il vice-console, il signor Morteo, il Comandante e il Capitano, vestiti delle loro splendide uniformi, erano gi

Scambiate poche parole, fummo invitati a passare nella sala da pranzo. Primo l'Ambasciatore, e poi tutti gli altri, ad uno ad uno, piegandoci quasi ad angolo retto, infilammo la porticina, e riuscimmo in un altro cortile, spazioso, circondato d'archi eleganti, e coperto di musaici splendidi e svariatissimi. È un palazzo regalato a Sid-Abd-All

Lo spettacolo in quel luogo aperto, sopra quel tappeto di fiori, sotto quel cielo minaccioso era così stranamente bello, che l'Ambasciatore si fermò più volte, e fece fermare tutto il suo seguito, per contemplarlo. Non posso credere che quella gente abbia un'arte segreta di raggrupparsi e di disordinarsi; ma quella mattina me ne venne il sospetto.

L'Ambasciatore gli porse le sue credenziali e gli presentò il Comandante, il capitano e il vice-console, i quali gli s'avvicinarono l'un dopo l'altro e stettero qualche momento dinanzi a lui nell'atteggiamento del saluto. Guardò con particolare attenzione le decorazioni del Comandante. Il medico, disse poi l'Ambasciatore accennando noi quattro, e tre scienziati.

Ci fissò l'un dopo l'altro con uno sguardo profondo e non rispose alle domande dell'Ambasciatore che con parole tronche e sommesse. Una sola volta gli passò un barlume di allegrezza negli occhi; e fu quando l'Ambasciatore gli fece dire che aveva ammirato, nelle cariche della mattina, il suo modo ardito e grazioso di cavalcare; ma non fu che un barlume.

Fra le altre cose, l'Ambasciatore gli disse che il Re d'Italia gli aveva mandato il suo ritratto. È un dono prezioso, rispose; e io lo farò porre nella sala dove dormo, in faccia a uno specchio, che è il primo oggetto su cui cadono i miei occhi allo svegliarmi; e così ogni mattina, appena desto, vedrò riflessa l'immagine del Re d'Italia, e penserò a lui.

Aveva una lunga sciabola al fianco e un pugnale inargentato alla cintura. L'Ambasciatore gli fece domandare a quale grado della gerarchia militare europea corrispondesse quello ch'egli aveva nell'esercito marocchino. Parve che quella domanda lo mettesse nell'imbarazzo. Pensò qualche momento e rispose balbettando: Generale; poi ripensò e soggiunse: No, colonnello e rimase un po' confuso.

Fra loro v'erano parecchie bambine vestite colla medesima pompa delle donne. Una di esse stava accanto alla madre in atteggiamento più timido che le altre. L'Ambasciatore domandò alla madre che et

L'Ambasciatore, che li conosceva e li aspettava, chiamò l'interprete, sedette e cominciò l'interrogatorio. Erano venuti a chiedere un giudizio.