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Egli navigava, così, in una allucinazione completa. Tutto il sentimentalismo della sua natura, adesso, trionfava sul resto della sua esistenza o ne trasformava ogni manifestazione. Di nuovo, egli scriveva a Luisa Cima, ogni mattina, ogni sera, delle lunghe lettere, come ai bei tempi, quando le ore brevi del distacco erano ancora abbreviate da questa corrispondenza epistolare; egli le faceva delle domande, delle interrogazioni quasi che ella fosse , per rispondergli, quasi che giammai si fosse interrotta la loro comunione di spirito. Queste lettere, egli non le mandava; eppure bizzarramente, egli ne aspettava la risposta, egli riprendeva a scrivere, rimproverando dolcemente l'amata. La sua illusione talvolta, si prestava a miraggi incredibili. Egli si faceva portare, da un giardiniere che aveva il gusto dei fiori, in quell'atroce paese di provincia, dei fasci di fiori, gli ultimi rami degli arbusti autunnali e li riuniva nel modo che ad essa piaceva: e mettendoli nei vasi, pareva che preparasse tutta la bellezza floreale di quell'antico nido d'amore, dove si vedevano, dove egli passava tante ore, anche senza lei, prima che ella giungesse, nella impazienza dell'attesa, dopo che ella era partita, nella contemplazione serena della felicit

O Signore, Signore, proteggete la mia povera sorella! Così pregava internamente Maria, ascoltando ogni piccolo rumore che venisse dal sentiero. Poi, non potendo reggere al tormento dell'attesa, scivolò chetamente fuori della baita, e andò a, spingersi fino al sasso, il punto di dove si vedeva più lontano nella valle.

Il tempo così intercorso giovò a rimettere l'animo di Loreta ed a riguadagnarle la calma necessaria a coprire il suo turbamento. Il Sant'Angelo ritornò infatti assai tardi e, trovata la moglie che ancor l'attendeva per la cena, non mancò di farle un gentile rimprovero per il disturbo dell'attesa, ch'ella, a malgrado del suo avvertimento, s'era voluto procurare.

La Teobaldi guardò avidamente, nel tempo dell'attesa, le carte sparse sulla scrivania, semplici fogli da lettera, senza cifra e senza stemma; e guardò le pareti, dalle quali pendevano quadri antichi in vecchie cornici. Si vedeva, in uno, una donna Venere doveva essere, tutta nuda, o Danae sdraiata sopra un largo divano, e una ancella, con rapido atto sembrava voler coprire d'un manto porpureo che aveva tra le mani, la superba nudit

Se non che notavo un particolare. Niente mi parlava di Fausta, come se ella sdegnasse di ripresentarsi alla mia mente, di far ripalpitare il mio cuore. Non la ritrovavo in nessun angolo di quella casa che pure era stata illuminata dai suoi sorrisi, che avea risonato della sua voce, delle sue gaie risate nei bei giorni dell'attesa.

Fra le colonne infrante, sotto gli archi vetusti passavano i grandi fantasimi; scintillavano le corazze, gli elmi, l'aste, gli scudi; si agitavano i brandelli dei vessilli gloriosi provati dall'ingiurie di tutti i climi; uomini, donne, fanciulli, patrizi e plebei, fremendo nell'ansie dell'attesa, irrompevano nel Circo; i campioni della prossima lotta esercitavano in giochi atletici le membra poderose, mentre forse li assaliva un ricordo delle native selve germaniche, e la pupilla si velava al pensiero dell'infanzia lontana, della morte imminente.

Ripresentatisi oratori gli stessi uffiziali, invece dell'attesa risposta perentoria, fecero scialo di retorica, tentarono tergiversazioni, chiesero dilazioni, allusero alla speranza di vicini aiuti, o d'imbarchi notturni, e nell'ipotesi d'una combinazione posero patto indeclinabile la promozione di tutta l'uffizialit

Però ad onta di tutte le persuasioni impiegate e della promessa, ch'egli alla fine aveva saputo strappare alla Sant'Angelo, Alvise sino all'ultimo momento dubitò ch'ella tenesse la data parola. Fremente d'impazienza egli erasi trovato al luogo del convegno ben più d'un'ora innanzi a quella fissata. E poichè il tempo dell'attesa, nel silenzio di quel viale solitario, gli pareva interminabile, aveva gi

Avrebbe di nuovo patito tutto ciò volentieri; tutto, fuorchè il tormento vano dell'attesa. Attingeva una forza di pazienza ostinata dalla violenza stessa, continua, del suo desiderio. E aspettava."