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L'altro lo confortò: i suoi imbarazzi momentanei erano comuni pur troppo a tutte le più grandi, le più illustri famiglie italiane che non avevano capito e non si erano uniformate allo spirito dei tempi, all'evoluzione moderna. I feudi, le decime, i fidecomissi, tutta roba portata via, scamottata con un pretesto o con un altro. Oramai i grandi nomi dovevano imporsi ai grandi affari. Fatta l'Italia bisognava renderla ricca, potente: dopo le sante battaglie della redenzione, della libert

⁵⁸ Di questo diritto fu esclusa la tribù di Levi, onde le occupazioni materiali non la distogliessero dal servizio divino e dallo ammaestramento del popolo a cui fu consacrata. Più tardi vedremo che la legge ne la compensava esuberantemente col prodotto delle decime e dei sacrifizii, e coi non rari doni dei privati.

Divieto all'entrata de' carlini d'argento stranieri, perchè non si ravvilissero que' del governo, ai quali s'era fissato il valore di grana 12 per ciascuno. Diploma dato di Napoli il 1 giugno duodecima Ind. . Son lettere circolari per tutte le province, per le quali si destinano commissari regî sopra la esazione delle decime dei beni ecclesiastici.

È la scritta del ricevuto di once 1,400 da mercatanti di Pistoia, la più parte in fiorin d'oro alla ragione di 5 per oncia, per conto dell'imprestito di once 28,890, fatto a Carlo principe di Salerno dalla santa sede, sulle decime ecclesiastiche destinate all'impresa di Terrasanta. Ibid., fog. 162. Veggasi anche un altro diploma dato di Brindisi a 10 novembre tredicesima Ind.

A proposito delle decime suscitando l'ilarit

In que' sei mesi si eran maneggiate meglio che 36 mille once, ritratte da varie partite, tra le quali sono notevoli: once 10,175 di tasse straordinarie, once 16,319 per decime pagate dal papa e da mercatanti lucchesi, once 500 prestate del suo dal cardinal Gherardo, once 695 da mercatanti romani a usura, che sono per l'argento impegnato come nel docum.

Lei, povera signora duchessa, lei sconta adesso quella... quella diremo... ostinazione del signor duca di non avermi mai ascoltato, quando raccomandavo col dovuto rispetto, di limitare le spese secondo le rendite: Mah! siamo sempre andati avanti, in tutti questi anni, non per colpa mia, ci tengo a dichiararlo, come ai beati tempi dei Casalbara, signori e padroni di terra e castella, col diritto delle decime e di batter moneta!

Per lo giuramento di Edmondo alla corte di Roma. pag. 573 5 febbraio 1256. Alessandro IV al vescovo di Hereford, perchè sulle decime d'Inghilterra si pagassero i debiti contratti dal papa per l'impresa di Sicilia, pag. 581. 27 marzo 1256. Arrigo III al papa.

Il contadino seguiva il prete, ma non aveva punto dimenticato i mali giorni delle decime ecclesiastiche e dei pesi feudali: per poco che l'ambizione pretesca avesse prevaricato dai confini della prudenza, poteva riavvampare di botto l'antico odio mortale ai preti e ai gentiluomini.

Francesco restituì a Lione la carta con la quale si obbligava cedergli Modena e Reggio, e il Papa cortese gli concesse le decime levate sopra il clero francese per la guerra contro i Turchi adoperasse a suo talento, anco ai danni dei cristiani: demolitore supremo della fede il Papa.