United States or Vietnam ? Vote for the TOP Country of the Week !


Lasciate fare, sono giovanotti. Che ne vediamo della vita? Si muore, così, da un momento all'altro! Non c'è che dire sospirò Gaetanella, buttando sul marciapiedi bucce di castagne e di mele dal canestro dei rifiuti. Me ne vado disse la serva buongiorno. Se ripassate e voi chiamatemi. Andremo a vedere insieme...

Qui siamo in due, di questa fatta. Chiamatemi pel mio nome, come io faccio con voi. E ora ditemi un po', come va che non vi vedo al fianco di qualche bella signora? Signor Antoniotto, rispose il giovane, sorridendo dolcemente, è cosa facile ad intendersi. Io non sono un gran ballerino, e poi, vivendomene quasi sempre solo, non ho molta dimestichezza con tutte queste graziose dame.

E frattanto, nessuno si presentava. Lo lasciavano solo co' suoi dubbi, senza offrirgli l'occasione d'un piccolo sfogo. Il signor cavaliere si rammentò allora di aver detto che non voleva vedere nessuno. E afferrato il campanello, suonò furiosamente. L'usciere comparve sull'ingresso. Che cosa comanda il signor cavaliere? Chiamatemi il signor Borgnetti.

Ah! disgraziato!... slacciategli le vesti, lasciatemi vedere: Non è nulla, vi ripeto, non è nulla. Chiamatemi il capitano medico, replicò il generale cercando di avvicinarsi all'almea svenuta. Lasciatemi vedere se posso fare qualche cosa io. Lo chiamerò più tardi, generale, non datevi pensiero di nulla, lasciate che lo trasporti nella mia tenda. Portalo via Omar.

CRICCA. Se pur guarisco non sarò mai piú uomo. ALBUMAZAR. Sei vivo per me. Or alzati, ch'è passato quell'influsso maligno, e guai a te s'io non avessi remediato. Or va' e schernisci l'arte dell'astrologia! CRICCA. Chiamatemi un medico che mi medichi. ALBUMAZAR. Ti dico che stai bene: alzati su. CRICCA. Se ben pare che stia bene cosí di fuori, di dentro son tutto morto, oh oh!

Via, via replicò Aldini in tono scherzevole chiamatemi presto a far da padrino a un bel maschiotto... Anche quella è una parte del vostro dovere. Poi, nel salotto da pranzo, mentre Diana rifondeva lo spirito di vino sotto la teiera, lo zio ripigliò le sue interrogazioni. E come passi le tue giornate? Come passi le sere? Hai molte conoscenze? No, non molte... Ma non m'annoio. Son sempre occupata.

«Chiamatemi dunque se chiamarmi volete col nome complessivo e fragile e impersonale di Eva! E pensatemi come la sorella minore della prima Eva, meno curiosa forse e ancor più solitaria.... e tanto amica del Serpente ormai addomesticato! da portarlo intorno al collo come un boa, magro e moderno.... E ne' miei occhi tranquilli fluttua la nostalgia del gi

Perchè la gente si stanca di essere cattiva, si disgusta della propria perfidia, ha la nausea di stessa! Pare impossibile, donna Clara. Non mi chiamate così! Non è il vostro nome? Il vostro bel nome luminoso e glorioso? È il duro nome di altri tempi; chiamatemi: Chiarina. Vi chiamerò: signora. Non siate così duro, Serra, ve ne prego. Io non sono che rispettoso.

Chiamatemi come vi pare, Eccellenza... Ma un nome devi averlo; non ricevesti tu il battesimo? Sar

Ti serva, ti serva. Scappa in camera sua, poi riappare. È venuta mia sorella? La zia Lucia? No. Quando viene, chiamatemi subito. GIULIA, TOMMY, poi NENNELE, poi LUCIA. Bisogna compatirlo perchè ha la testa debole. Se dava retta ai miei consigli non saremmo a queste. I tuoi consigli? M'intendo io. Volevo almeno risparmiargli questa spesa adesso. Oh! Tu glie l'avresti risparmiata adesso e poi.