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Il vicoletto fu, a un momento, tutto illuminato dalla luna che si liberava dall'impiccio di certe nuvole impromettenti, e campeggiava serenamente in cielo. Noi altri si chiacchierava, aspettando. Accosto a me era seduto un uomo occhialuto, dalla piccola e incolta barba nera. Un forestiero. Non so come io gli abbia rivolta la parola, ne so più perchè.

Chiudete pure rispose Girolamo Bardelli. Una signora vestita a bruno, ch'era in compagnia d'un fanciullo fra i sei e sett'anni e ritta dinanzi al banco chiacchierava confidenzialmente con l'orefice, esclamò: Diamine! È così tardi?... Vado, vado... Su, Pinotto... Eh, non c'è fretta, signora Merlini disse Bardelli.

Non di rado, chiacchierava con noi altri, come un semplice mortale. Ma quel suo fare di uomo alla mano, m'ingrulliva del tutto, mi scompigliava idee, colori e pignattini. Anche la signora marchesa faceva, bont

Una mezza dozzina di amici venivano ogni sera a pigliare il the con lady Keith ed a giuocare al wisth. Gl'immancabili erano, il colonnello Colini, il marchese di Tregle ed il barone di Sanza. Si parlava liberamente, intendo dire, senza paura di esser spiati. Del resto, le porte del boudoir erano chiuse e si parlava inglese o francese. Innanzi ai domestici si chiacchierava di teatri. Lady Keith riceveva i giornali inglesi, e la polizia napoletana soffriva questa enormit

Come furono soli, incominciò il racconto del legnaiuolo. Il Giuliani s'era adagiato sul banco; Michele gli stava di costa; Pasquale chiacchierava e gestiva nel fondo, come un attore in scena. Quello ch'ei raccontò non ripeteremo, che gi

Ci si chiuse nel camerotto riservato alle donne, il quale, secondo l'espressione dell'Eula, era «il meno peggio». Avevamo fame ma non aspettammo molto. Tre quarti d'ora dopo si spalancava l'uscio ed entravano roast-beef, un fiasco di vino, del formaggio, della frutta e delle sigarette. Mangiando si chiacchierava e si rideva.

Chi le assicura che io l'abbia veduta per la prima volta ieri sera? diss'egli come l'uomo che nuota a caso in cerca di una tavola di salvamento. Raiberti me lo ha assicurato mezz'ora fa. Raiberti era un buon diavolo, ma chiacchierava troppo. Esso raccontò alla marchesa l'esclamazione di Gino al sentire che Giulia era vedova, la confusione delle parentele; raccontò tutto, in una parola.

Quella gente fumava, rideva e chiacchierava ad alta voce, tanto che pareva di essere a un mercato, o in attesa di uno spettacolo di Barnum. Uno dei presenti era gi

Chiacchierava, chiacchierava, bene intendendo che ella non lo avrebbe capito. Ma le parole gli davano animo a guardarla ben da vicino negli occhi e a carezzarle la mano. Ella aveva incominciato a ridere: e aveva riso ancora, dandogli quella lieve ceffata. Ma ormai non rideva più. Guardava timidamente, si confondeva, abbassava le frange nere sulle guance, fremeva e taceva. Nessuno, intanto, capitava l

Erano forse degli altri arrestati che gli agenti spingevano nei camerotti. Alle quattro non si poteva più dormire. Si sentiva il sussurro del brodo che bolle nella caldaia coperta. Si chiacchierava sottovoce. Si ragionava sui tumulti di Milano. Nessuno sapeva come avevano avuto principio, ma tutti erano d'accordo nel biasimarli. Perchè avevano fatta la rivoluzione?