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La gazzarra fu più rumorosa la sera in cui lo videro uscire dal portone in camiciotto bianco e capellaccio grigio di felpa che gli copriva le orecchie, col tamburo su la pancetta e in una mano il mazzo con la grossa capocchia di pelle e nell'altra una bacchetta, accompagnato dalla giovane moglie del burattinaio, in maglia carnicina e vestito corto, che suonava la tromba, mentre Cardello picchiava sul tamburo da un lato col mazzo e dall'altro con la bacchetta, serio, impettito, quasi quello fosse stato sempre il suo mestiere.

Tra tutti i condannati della quinta camerata preferiva don Davide. Il sacerdote nel camiciotto del recluso gli faceva sanguinare l'anima. Non gli pareva giusto che un uomo di «talento», come diceva lui, fosse in prigione per avere del «talento». Don Davide si soffiava il naso sovente a Finalborgo. Aveva preso un raffreddore che gli era divenuto cronico.

Non si poteva vedere se fosse o no un bel giovane. Pulcinella porta sui capelli, sotto il berrettone, una stretta calotta di lana nera, più grande di quella dei monaci, che gli nasconde tutta la testa; sul viso, sino alla bocca, la maschera nera dal naso magistrale; il corpo è nascosto dal camiciotto di mussola bianca a pieghe amplissime, dalle maniche larghe che giungono sulle dita, dai calzoni bianchi e larghi che ricadono sulle scarpe di tela grigia, simile al berretto. Di lui si vede solo un po' di mento, il collo e le mani: impossibile di riconoscerlo. Ma il pubblico che ama Pulcinella come una gloria paesana, non ricerca quasi mai la fisonomia nascosta sotto la maschera: per lui, Pulcinella non è un uomo, non è una personalit

Nella strada cresce un remore di sonagli e di zampe e di ruote, cresce e poi s'arresta.... Ecco entra nell'osteria un mulattiere col camiciotto sudato, colla frusta in collo, colla destra mano che suffrega le labbra bruciate. L'oste non c'è. Il mulattiere leva la voce ed incomincia: Per Dio Sacrrr....!

Ne domandò a un monello in camiciotto, con due occhietti neri, maliziosi, luccicanti in una faccia scialba e sudicia, la pipa in bocca e un berretto in testa, fatto con un giornale.

Il monello sbirciò la bella ragazza, strizzando l'occhio, tale quale come se fosse stato un uomo di vent'anni, poi levandosi la pipa, sputando e asciugandosi lentamente le labbra colla manica del camiciotto, rispose: È il direttore che cerca?

Mi volsi e vidi un camiciotto sbiadito, un volto d'arrosto, un cappellaccio di paglia: un vetturale che m'additava un'altra barcaccia sulle ruote, i cui cavalli aspettavano il turbinìo delle frustate. Tra l'attendere un'ora sotto al sole, e il mettersi in viaggio tosto, è naturale che si scelga. Detto, ascoltato, fatto.

Il parrucchiere che uscì per ungere le ruote del suo omnibus e che tornò a gridare: A Sestri! a Sestri! vide me che ponevo il piede sul predellone di un omnibus rivale. Altro che Ballila che gioca il tiro al tedesco! E il camiciotto nemico peggio! Che furia! Io divenni quasi smorto, e quasi lasciai cadere parasole e sacca. Pelandrun! galeotto! Ti me vëgni a robâ i posti?

Perocchè, dietro a Michel Magro, comparve tosto una squadra di ventitre guardie nazionali col berretto a larga visiera, il camiciotto greggio e i cinturini bianchi.