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116 Sono appoggiate a un tempo mille scale, che non han men di dua per ogni grado. Spinge il secondo quel ch'inanzi sale; che 'l terzo lui montar fa suo mal grado. Chi per virtù, chi per paura vale: convien ch'ognun per forza entri nel guado; che qualunche s'adagia, il re d'Algiere, Rodomonte crudele, uccide o fere. 117 Ognun dunque si sforza di salire tra il fuoco e le ruine in su le mura.

116 E di marmore un tempio ti prometto edificar de l'alta regia mia, che tutte d'oro abbia le porte e 'l tetto, e dentro e fuor di gemme ornato sia; e dal tuo santo nome sar

Accenneremo ancora che finito il regno degli Asmonei 116 anni dopocchè Gionata fu riconosciuto dai re di Siria Nassì e Pontefice degli Ebrei, titolo che equivaleva a quello di Principe indipendente; Erode ottenne anch’esso dal Senato Romano il titolo di re. Costui che la storia ci tramandò col titolo di grande rabb

Marfisa vincitrice de la guerra, fe' trarre a quella giovane la vesta, ed ogn'altro ornamento le fe' porre, e ne fe' il tutto alla sua vecchia torre: 116 e di quel giovenile abito volse che si vestisse e se n'ornasse tutta; e fe' che 'l palafreno anco si tolse, che la giovane avea quivi condutta. Indi al preso camin con lei si volse, che quant'era più ornata, era più brutta.

Così, per la sua fermezza, la Gallia è salvata dalla rovina⁷⁴. A ragione i popoli della Gallia eguagliavano l’amministrazione di Giuliano ad un sole sereno che risplendeva dopo squallide tenebre. ⁷⁴ Amm. Marcell., I, 116, 12 sg.

La presura di costui nella battaglia di Malta si ritrae da un diploma di re Giacomo, dato di Messina il 19 luglio 1286, in di Gregorio, Bibl. arag., tom. II, pag. 500. D'Esclot, cap. 110, 114 e 116. Montaner, cap. 82, 83, 84, 93. Bart. de Neocastro, cap. 76. Nic. Speciale, lib. I, cap. 26. Saba Malaspina, cont., pag. 398, 399.

²³⁰ Ecco uno di tre indovinelli popolari sopra la lettiga, composti forse nel Modicano, e senza forse provenienti di qui. Parla la lettiga: Cu lu chi-ti-chi-tì vaju ’n Palermu, Cu lu chi-ti-chi-tì vaju a Missina, Cu lu chi-ti-chi-tì la portu china. ²³¹ Rezzonico, v. I, p. 116. Dove va a ficcarsi la prosodia!

116 Di ch'altri a favorir la turba venne, che tardi poi non se ne fu a pentire; altri, a cui la citt

La Mantia, Storia della Legislazione civile e criminale di Sicilia, v. II, p. I, cap. II, p. 116. Palermo, 1874. ⁸ Palmeri, Saggio storico e politico sulla Costituzione del Regno di Sicilia infino al 1816, cap. V, p. 57. Palermo, 1848.

Stanza 89. Si leggea nel lunario da Bassano... Altro anacronismo dell'arbitrio dell'autore della Marfisa. Moltissimi lunari degli anni successivi, che si vendono in Venezia, giungono dalle stamperie di Bassano o di Trevigi. Stanza 114. Non eran di Parigi i bei talenti... Sotto il nome di Parigi e di Francia s'interpreti sempre Venezia allegoricamente. Stanza 116.