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Il cavaliere di Malta obbedì, e tornò quasi subito con una vecchia pergamena, che porse all'infermo, il quale la prese esclamando: È questa! Don Francesco gliela tolse all'istante: sino ad allora non si era mosso. Datemela, figlio mio, supplicò il morente: non disubbiditemi come feci io a mio padre.... Non preparatevi rimorsi simili a quelli che mi lacerano l'anima!

E capisco adesso perchè l'albergatore fosse impacciato a darmi una camera degna di me, come si compiacque di dire. I miei bravi compagni debbono essere tutti alla Croce di Malta. Gi

Un giorno egli disse ad Antonio con aria trionfale: Ho veduto per la prima volta che il vostro padrone è un cavaliere di Malta. Ho osservato la gran croce dell'ordine sotto al suo mantello. , bravo, rispose Antonio. Oh, io li conosco i cavalieri di Malta; i padri cappuccini me ne hanno mostrati alcuni.... Allora voi sarete stato alla guerra col vostro padrone. Siete curioso, messer Ambrogio.

Quanto vi narrai, signor conte, vi rattristò forse? chiese Dal Pozzo scorgendo l'emozione del cavaliere di Malta. Oh no! e nuovamente vi ringrazio della fiducia, che in me riponeste. Però, credetelo, donna Livia è sempre calma; ha un figlio, il saprete; lo ama molto; poi l'abitudine di vivere col duca....

E dopo un istante: Se fosse qui donna Livia!... Ella sola forse.... Quel nome di donna Livia parve fare un grande effetto su tutti gli attori di quella funebre scena. : ella sola infatti! mormorò sommessamente il cavaliere di Malta. Don Francesco sembrò alquanto scosso. Suo padre continuò a bassa voce: Avevo ordinato si andasse a prenderla! Perchè non mi hanno obbedito?

Gli dirò che, finchè rimango a Malta, serberò il silenzio da lui chiestomi! Non gli sembrer

Per non essere riconosciuto da qualche cavaliere di Malta, mentre girava per Venezia, guardava con circospezione intorno a , ed era contento di poter confondersi in una folla immensa.

Malgrado tutto questo però, don Francesco credeva facilissimo ridurre il benedettino, ch'ei ricercava, al silenzio. Era questo per lui come il primo passo che farebbe in una via la quale doveva divenire aspra soltanto procedendo. Donna Livia, il cavaliere di Malta gli sembravano i soli, i veri ostacoli, nei quali avrebbe forse ad inciampare.

Egli aveva i più bei falconi d’Europa, che gli erano stati donati da un suo zio materno, gran maestro de’ cavalieri di Malta. Della qual cosa era giunta voce perfino al re di Francia, il quale, avvezzo per lo innanzi a ricevere ogni anno da Malta i migliori falconi pellegrini, e non gli parendo più che il gran maestro dell’ordine facesse il debito suo con la usata larghezza, ebbe a tenerne parola co’ suoi gentiluomini. E uno di costoro gli rispose:

Federico non rispose. Mille diverse idee lo turbavano. Si era alzato, come il cavaliere di Malta; ed in piedi pallido, commosso attendeva. L'aspettazione non fu lunga; eppure essa parve eterna. Dopo qualche momento Camilla rientrò. Portava tra le mani una cassetta d'ebano intarsiata d'argento, chiusa con una piccola chiave d'oro.