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Aggiornato: 13 giugno 2025
Alcuni voglion dire lui averlo intitolato tutto a messer Can della Scala; e io il credo piú tosto, per la maniera che tenne di mandar prima a lui quello che composto avea che ad alcuno altro.
Gli uomini semplici, che non riflettono su le loro fatiche e su l'ozio altrui, che non spingono gli sguardi paurosi nelle tenebre del futuro o nella bieca luce del passato, che vivono e voglion vivere di pane e d'amore, senza orpelli rappresentativi, senza invidie e senza ambizioni, gli uomini semplici eran l
Chi sono quei villani? udì Matteo domandare nella stanza vicina da uno di quei signorini dagli occhiali inforcati sul naso. E suo figlio a rispondere: Sono i coltivatori di una mia tenuta. E' mi hanno visto bambino, e, povera gente, mi voglion bene come lor figliuolo. Matteo e la moglie si guardarono in volto quasi spaventati. Suo figlio li rinnegava!
Quant'ha che tu non l'hai veduta? CLEMENZIA. Son piú di quindici giorni. Oggi volevo andarla a vedere. VIRGINIO. Intendo che quelle monache la voglion far monaca e dubito che non gli abbin messo qualche grillo nel capo, come è lor costume. Va' fin lá, tu, e digli da parte mia che ella se ne venga a casa. CLEMENZIA. Sapete?
Venne Cefas e venne il gran vasello de lo Spirito Santo, magri e scalzi, prendendo il cibo da qualunque ostello. Or voglion quinci e quindi chi rincalzi li moderni pastori e chi li meni, tanto son gravi, e chi di rietro li alzi. Cuopron d'i manti loro i palafreni, si` che due bestie van sott'una pelle: oh pazienza che tanto sostieni!>>.
Non si perde, senza che sia uno schianto per l'anima, una madre come la vostra. Ma anche il dolore ha un limite. E fare come voi fate è torturarsi inutilmente! Che volete, caro conte Nardin, quando si hanno certi temperamenti benedetti! Sì, capisco; i temperamenti voglion dire assai. Ma, corpo di mille diavoli, quando si ha un po' di sangue nelle vene, si deve ben trovare la maniera di vincersi!
Se io dissi dianzi esser tuo, mentivo per la gola: né io tuo servo sono né tu mio padron sei. Io altro padrone ho; tu altro servo ti procaccia. LIDIO femina. Tu mio sei ed io tua sono. FANNIO. Deh, il mio Fessenio! FESSENIO. Che voglion dire tanti abbracciamenti? Oh! oh! oh! Trama c'è sotto. FANNIO. Andianne qua da parte, che tutto ti diremo. Questa è Santilla sorella di Lidio tuo padrone.
Oimei! PILASTRINO. Ed anco i miei voglion qualcosa loro. Tu non odi? Lasciala qui; ch'io ti caverò gli occhi, s'io ci metto le mani. ARTEMONA. Oimè! Ladrone! Prima mi caverai la vita e 'l fiato e gli occhi e 'l cuor che di man la catena, se non mi scanni; e, se 'l fai, ti predíco che, inanzi un mese, tu sarai appiccato. Lasciami, adunque. PILASTRINO. Dico ch'io la voglio.
I parigin non voglion che gli stampe, e vanno minacciando i revisori, ché, caschi il ciel, non gli lascino ir fuori. Dodone aveva anch'esso dalla sua alcuni paladin, ch'era giustizia.
"Glielo domando appunto perchè ho bisogno d'un piacere. Che cosa voglion dire quei versi del Trovatore che dicono: «Non può nemmeno un Dio Donna rapirti a me.» "È maritata la signora?" Tutti si misero a ridere. "Sì," rispose la prima donna; "ma perchè mi fa questa domanda?"
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