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Aggiornato: 10 giugno 2025
Passammo, mi ricordo, per parecchie strade strette, deserte, fiancheggiate da case molto alte, salendo, scendendo, soffocati dal polverìo e assordati dallo scalpitìo dei cavalli; e dopo una buona mezz'ora di cammino, attraversato un labirinto di vicoli in salita dove ci toccò passare a uno a uno, scendemmo dinanzi a una piccola porta, in mezzo a due file di soldati scarlatti che ci presentarono le armi, ed entrammo in casa nostra.
M'avvolse la Notte nella sua ombra, come nelle pieghe di un ampio mantello, prendendomi le mani fra le sue molli dita di pasta. A passi lenti io seguivo la Notte, vecchia mezzana, verso i sinistri bassifondi dell'anima mia, via pei vicoli postribolari delle mie vene, in fondo alla mia carne, citt
Era la via così silenziosa a quell'ora che si sentiva bene un fruscìo di una foglia secca su pei lastroni asciutti, mossa da una folata di venticello. Era l'alba. Ma quei vicoli, le stradicciuole, la piazzetta del Mercato ancora dormivano.
La cosa parve strana a Lorenzo, che fu sollecito a chiamare in disparte il suo luogotenente, e a farsi raccontare ogni cosa per filo e per segno. Il Martini era andato senza risico, passando pei vicoli, e cansando le vie principali, fin dove gli aveva accennato il comandante. Col
Ho ancora presente quella terribil notte in cui, ammaliato dal fascino delle potenti attrattive di Esmeralda, io la seguitai per tutti i più luridi vicoli della Venezia nuova; or compie l'anno da quella notte tremenda. Ella parea prendersi giuoco di me: finalmente ecco che bussa ad una porta orizzontale alla via, urtandovi replicatamente col piede; io mi arresto, ella mi guarda.
Tu eri stata la povera figlia del mugnaio Soubirous, dai capelli pieni di vento, che andava per vicoli umidi, rasente il muro, alta e pallida, senza guardare alcuno.
Intorno alle otto, grande stamburata per l'unica via di Corsenna. Non tengo conto dei vicoli e delle traverse, si capisce. Il cartellone, appeso alla facciata del palazzo comunale, annunzia: Griselda di Saluzzo, ovvero sia la Moglie obbediente e il Marito stravagante, con Fasolino armigero Bolognese, La favola è patetica, nel Decamerone; sa Iddio come l'avr
Ne uscimmo verso le undici, e per vicoli oscuri, dove i popolani camminavano senza rumore su le lor scarpe di corda, ci avviammo, come ogni sera, verso il Casino.
In somma, tutte l'armi del mondo non armarebbono la paura: quel pugnal li serve per busar le botti. CAPITANO. Qua qua, poltrone, volgeti a me! AMASIO. Eccomi; dove sei? Mi scappa di man come un'anguilla; mi provoca e poi fugge. CAPITANO. Eccomi qua innanzi: mostri di non vedermi; dove fuggi? AMASIO. Fermati, dove sei balzato? Non so come trapassa per questi vicoli, ché me lo retrovo sempre dietro.
Perchè, rispose, in questi giorni di pericolo io non mi azzardo a camminare senonchè pei vicoli, e cerco anche di sgambettare presto presto e scivolare rasente i muri, per essere veduto il meno che sia possibile. E di che cosa ha paura?
Parola Del Giorno
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