Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 2 giugno 2025


La sua potenza non gli derivava dall'essere Imperatore, ma dal popolo delle terre appartenenti alla corona degli Asburgo, a mantenere ed ingrandire le quali, assiduamente mirava. L'Impero non più romano ma tedesco condusse dopo la pace di Vestfalia un'esistenza che offre la visione storica più deplorevole.

Quando e perchè il grande Imperatore sia andato a stare in quella capanna, è noto a tutti. Dopo aver vinto i Tartari e i Turchi, ed essere entrato trionfalmente in Mosca, il giovane czar volle fare un viaggio nei principali Stati d'Europa per studiare le arti e le industrie. Accompagnato da tre ambasciatori, quattro segretarii, dodici gentiluomini, cinquanta guardie ed un nano, partì nell'aprile del 1697 dai suoi Stati, attraversò la Livonia, passò per la Prussia brandeburghese, per la Pomerania, per Berlino, la Vestfalia, e arrivò ad Amsterdam, quindici giorni prima del suo seguito. In questa citt

Tale fu, fin verso il finire di luglio, il linguaggio tenuto al Governo Francese dai vostri. credo che, da quando il trattato di Vestfalia inaugurò quel congegno di menzogne e d'inezie che nominano diplomazia, si tenesse mai da un Governo linguaggio più imprudente e più stolto. Alla Francia, della quale si pronunciava potersi un o l'altro richiedere l'ajuto, il Governo Sardo diceva: «Non vi stimiamo leali: diffidiamo altamente di voi. Non vogliamo gli ajuti che ci profferite, oggi che le vostre armi congiunte alle nostre vincerebbero senz'altro la guerra; ma, se un giorno cadremo, allora, cadendo, vi chiameremo. Non potremo più allora secondarvi. I danni, i pericoli della guerra saranno tutti vostri. Nondimeno, dopo avere ricambiato le vostre offerte con orgoglio e disprezzo, v'invocheremo, giacendo, a fare per noi, senza vostro pro, ciò che noi non potemmo; e se non vorrete, vi accuseremo di tradimento al principio, aborrito da noi, che rappresentate.» E all'Italia, pur predicando: fate, da voi, temete gli ajuti di Francia, il Governo liberatore diceva: «tenete le baionette di Francia in serbo pel giorno nel quale dovrete invocarle nel terrore e nella vergogna della disfatta: rifiutatele oggi che potete averle onorevolmente alleate; le accetterete quando avrete perduto ogni diritto a moderarle e giovarvene senza pericolo. Sdegnate, irritate col sospetto lo straniero che vi si offre fratello, e che voi, forti e rispettati, potete contener nei limiti della fratellanza; ma preparatevi fin d'ora a chiamarlo supplici, quando nulla gl'impedir

La Riforma aveva risollevato il diritto medioevale dell'Impero, ma il trattato di Vestfalia, riconoscendo l'eguaglianza delle due confessioni, nell'Impero, legittimava la separazione di esso da Roma.

Era necessaria un'aspra lotta di cento anni combattuta dalla Chiesa riformata per la propria esistenza contro la Chiesa cattolica romana, dalla quale si era scissa, perchè l'opera di Lutero e dei suoi seguaci acquistasse solida consistenza. Questa terribile lotta per l'esistenza fiaccò la Germania e la rese politicamente debole. La faticosa liberazione della nostra patria dalla Chiesa di Roma le costò in fatto uno sforzo immenso che l'esaurì più profondamente, che non avesse fatto l'antico legame con Roma e l'Italia che aveva per secoli asservito la nostra forza nazionale ad un dogma politico-religioso, in una terra straniera. Ma lievi furono i sacrificii fatti dalla Germania dal tempo delle guerre di religione fino alla pace di Vestfalia, poichè valsero a conquistare la libert

L'idea universale dell'Impero, combattuta dalla Riforma, dalla separazione della Germania da Roma, dal trattato di Vestfalia e dal sistema politico che ne derivò, era risorta con forza mirabile dalla Rivoluzione francese e formò il nuovo Cesarismo napoleonico.

Parola Del Giorno

andiam

Altri Alla Ricerca