United States or Guam ? Vote for the TOP Country of the Week !


Veleggiando da Como verso settentrione, passata la penisola di Torno, perviensi ad un lago solitario e di selvagge sponde. Fiancheggiato a levante dagli alti monti della Valle Assina e da quelli di Val d'Intelvi a ponente, non offre al riguardante che ripide balze e annosi boschi sparsi per le loro falde e per le loro sommit

Napoleone si allontanò veleggiando, non veduto dalla corvetta inglese, che era a Livorno. Il mare era grosso.

Esploratori spediti sopra battelli, al far del mattino, verso Bellagio riportarono che le navi ducali, in cui erano risaliti gli Spagnuoli che occupavano il colle, avevano di notte tempo abbandonato quel lido veleggiando alla volta di Como: Gian Giacomo dopo tale annunzio fece dar l'ordine che tutti i suoi legni salpassero per Musso.

L'altra fregata, agile come l'Albatros , si manteneva alla vista della flotta nemica, veleggiando verso Agincourt, se perseguíta da forze superiori, ma sempre pronta a combattere ove la partita non fosse molto ineguale. Vi era della vera e maschia poesia in quelle fregate a vela coi loro cinquecento lupi di mare per cui le tempeste e la morte erano un gioco.

Mancavano due ore a sera. Il sole dell'occidente vestiva di porpora il golfo di Baja che incurvavasi sulla nostra diritta. La barca veleggiando da Pozzuoli al Capo Miseno tracciava la corda dell'arco. La molle aura, le tinte calde e vaporose dell'autunno, il mare oleoso, la calma della natura, la presenza augusta di ventidue secoli di storia che pareano figure solenni assise sui gradini dell'immenso anfiteatro, conciliavano al silenzio e alla contemplazione a cui non s'è mai così disposti quanto dopo la tumultuosa vita degli accampamenti, la tensione morale delle rivoluzioni, le sensazioni irritanti dei pericoli, e le logoranti fatiche di una lunga campagna. Nell'incanto di quella scena, nel cumulo di tante memorie, nello spettacolo di tante rovine, vidi Annibale minacciar Miseno; assistetti ai funerali di Scipione, schivo della patria ingrata, a Literno; all'agonia di Silla in Pozzuoli; di Tiberio alla Dragonara; e di Porzia in Nisida; udii il tragico ventrem feri di Agrippina all'imperatore matricida ripercotersi d'eco in eco sul lago Lucrino; penetrai nelle logge principesche della villa di Cicerone mentr'egli componeva Le questioni accademiche; seguitai con ansia Bruto che studiava un rifugio nei giardini di Lucullo; salii sul cassero della nave capitana di Sesto Pompeo nel quarto d'ora in che i Triumviri a cena spartivansi il mondo romano; visitai la flotta d'Augusto all'