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Aggiornato: 10 giugno 2025


«In una cosa soltanto ho errato, e me ne accuso. Sappiatela, poichè essa è, insieme con questa lettera, l'ultimo atto di debolezza di quella donna che avete così mal giudicata. Or fanno due mesi, mio marito era in fin di vita. In una di quelle lunghe veglie durate al suo capezzale, mentre i medici gi

Ma quest'era un'inezia di fronte al programma ambizioso ch'ell'agitava in mente. Non più sfinita dall'allattamento e dalle veglie, Diana voleva riconquistar presso suo marito il posto che s'era lasciata portar via dagli altri, da Bardelli per esempio ch'era divenuto un po' troppo l'uomo indispensabile della casa.

La mattina vi è il su e giù per la via Toledo, dove, per caso, una si può incontrare e salutare almeno venti volte con chi più gli piace vi sono le altre passeggiate, le giterelle, gli appuntamenti, le visite; le veglie serotine e nel calendario ristretto dei giorni felici, le domeniche figurano al primo posto.

Allora la mia affettuosa ammirazione di venti anni, la costanza del mio ardente desiderio, le mie trepidazioni di quel giorno, le mie inquietudini dei giorni innanzi, i miei terrori di fanciullo, le mie veglie di giovanetto, le mie febbri di uomo, le mie umiliazioni di scrittore ebbero un grande compenso. La mano che scrisse Notre Dame, e la Légende des siècles strinse la mia.

Ditemelo voi, chi è infallibile a questo mondo?... Ma l'Omnibus, viva Dio, mi attacca anche nelle intenzioni!... Sono in errore?... Le mie idee non si accordano colle vostre?... Il progetto delle nuove riforme, che mi costa tanti studi, tante veglie angosciose, lo giudicate improvvido?... Ebbene, discutiamolo! Dio buono, discutiamolo!

Ha desiderato di rimanere per sempre nella vostra memoria come lo vedeste ieri sera quando vi baciò e vi sorrise. Obbedite e siate forte. Lo spirito del povero babbo vi vede e vi benedice. Io l'accompagnerò fino all'ultimo. Farò come se fosse mio padre. Non uscite dalla vostra camera. «Dopo tante veglie e fatiche la natura aveva vinto, ed avevo dormito l'intera notte ed una parte del mattino.

Il carteggio, come abbiam detto, incominciava dal 1833: ma le prime lettere lasciavano argomentare un affetto di due anni innanzi, affetto tenuto a disagio dalle troppo rare occasioni di vicinanza che erano offerte ai due innamorati dalle veglie e dalle feste da ballo del patriziato genovese.

V’eran frammezzo alcune celebri cortigiane di Francia, venute a trascinare sui ruvidi gradini dell’Arena i loro inestimabili velluti, le seterie tramate con splendore dalla pazienza di gloriosi telai. Nei lor occhi scintillanti rimaneva un po’ di fatica notturna; si vedevan, sotto i sapienti belletti, le tracce delle veglie consumate alle angosciose tavole di baccar

E l'avete ora veduta?... Ma che dico?... Chi di voi non l'ha veduta, non l'ha scritta, non l'ha pronunciata le mille volte? Lo so; ma io vi domanderò bensì: chi di voi l'ha esaminata? chi l'ha analizzata, chi ne ha studiato la forma, l'espressione, l'influenza? Chi ne ha fatto l'oggetto delle sue indagini, delle sue occupazioni, delle sue veglie?

In questi momenti il male, ch'ella faceva, le appariva senza confini. Ella comprendeva ciò che il Sant'Angelo doveva soffrire. Sentiva come su di lei unicamente ricadesse la colpa se quella nobile ed utile vita s'era piegata così fiaccamente. E nelle sue veglie prolungate, sovvenendosi di certe frasi côlte sulle labbra di suo marito, uno snervante sgomento s'impadroniva di lei.

Parola Del Giorno

dell’esule

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