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Aggiornato: 9 luglio 2025


Quando noi fummo la` dov'el vaneggia di sotto per dar passo a li sferzati, lo duca disse: <<Attienti, e fa che feggia lo viso in te di quest'altri mal nati, ai quali ancor non vedesti la faccia pero` che son con noi insieme andati>>. Del vecchio ponte guardavam la traccia che venia verso noi da l'altra banda, e che la ferza similmente scaccia.

CRIVELLO. Perch'io m'era ritratto in quel portico rincontro, e non me potevan vedere. FLAMMINIO. Come gli vedesti tu? CRIVELLO. Con gli occhi. Credete forse ch'io gli abbi veduti con le gombita? FLAMMINIO. E basciolla? CRIVELLO. Io non so s'ella baciò lui o egli lei; ma io credo che l'un basciassi l'altro. FLAMMINIO. Accostorono il viso l'uno a l'altro tanto che si potessen baciare?

Intanto gli armati di Vallelunga, Villalba e Mussomeli s'erano raccolti e schierati; ed allorchè Navarro gridò loro che il nemico s'avvicinava e che giovava ordinarsi in battaglia sulle alture vicine ad una voce tutti risposero: Ad Acquaviva! E ad Acquaviva giunsero mezz'ora dopo. E allora appunto Frazitto occupava Mussomeli. Vedesti mai un tramonto d'aprile?

Cosi` 'l maestro; e quella gente degna <<Tornate>>, disse, <<intrate innanzi dunque>>, coi dossi de le man faccendo insegna. E un di loro incomincio`: <<Chiunque tu se', cosi` andando, volgi 'l viso: pon mente se di la` mi vedesti unque>>. Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, ma l'un de' cigli un colpo avea diviso.

Quivi si giace la mia arte. Asciuga gli occhi e sii calma. Questa spaventosa vision del naufragio che percosse la virtù in te della compassione, con la sola potenza di mia arte comandata ho così sicuramente che non una sola anima che dico? non un solo capello di coloro che tu udisti gridare, che vedesti sprofondare nell'onde è andato perso.

Cio` che vedesti fu perche' non scuse d'aprir lo core a l'acque de la pace che da l'etterno fonte son diffuse. Non dimandai "Che hai?" per quel che face chi guarda pur con l'occhio che non vede, quando disanimato il corpo giace; ma dimandai per darti forza al piede: cosi` frugar conviensi i pigri, lenti ad usar lor vigilia quando riede>>.

Per la qual cosa dice Virgilio: «Per che mi fece del venir piú presto: E venni a te», nella piaggia diserta, dove tu rovinavi dove il sol tace, «cosí come ella vòlse»; quasi voglia dire che altrimenti non sarei venuto. «Dinanzi a quella fiera», cioè a quella lupa ferocissima, «ti levai, Che del bel monte», sovra 'l qual tu vedesti i raggi del sole, «il corto andar ti tolse»; percioché, se davanti parata non ti si fosse, in brieve spazio saresti potuto sopra il monte essere andato; dove per lo suo impedimento, a volervi pervenire, ti convien fare molto piú lungo cammino.

Ho cosí deliberato; e le cose deliberate si denno subbito esseguire. SIMBOLO Ecco don Flaminio vostro fratello. DON IGNAZIO. Presto presto, scampamo via, ché non mi veggia qui ed entri in sospetto di noi. SIMBOLO. Andiamo. DON FLAMINIO giovane, PANIMBOLO suo cameriero. DON FLAMINIO. Panimbolo, quando vedesti Leccardo, che ti disse?

Ciò che vedesti fu perché non scuse d’aprir lo core a l’acque de la pace che da l’etterno fonte son diffuse. Non dimandai

Mio padre proseguì; la signora di Chiarofonte mi aveva incaricato di consegnare una cassetta, quella che vedesti, e che contiene tutte le prove di quanto ella asseriva, a suo figlio Federico, guerriero della repubblica Veneta...

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