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Aggiornato: 27 giugno 2025


'Un c'è perdenza. Chillo ha ditto ca ce vo' lass

LIMOFORO. Poiché l'ingiuria che m'ha fatta è riuscita in mio grandissimo onore, e ho conosciuta la mia carissima figlia, come cagione della mia felicitá vo' che se gli perdoni. Capitano, liberate quest'altro che vo' che non solo sia libero ma che ancor mi sia carissimo amico, perché non è piccola cosa aver un tal per amico aver un tal per inimico.

Egli era furibondo, gridava: l'ho finito io, e vo' buttarlo nell'acqua: non bisogna sotterrarlo in terra di cristiani, vicino alla Gina! Il dottore, a cui certo premeva assai più la salute del feritore che non la vita del ferito, s'informò di Beppe. Il montanaro rispose ch'era scomparso. Nessuno aveva tentato di trattenerlo.

TRASIMACO. Nascesti col cervello a roverscio, però tutte le tue cose vanno al roverso: schivi le cose straordinarie e ti servi del snaturale. La forca che ti appicchi per la gola! GULONE. Appicchimi per dove vole, ma non per la gola: la vo' intiera e sana per me. TRASIMACO. Ma dimmi s'hai ragionato con Pardo. GULONE. , bene.

In proposito del qual Puttanismo vo’ riferire un’altro aneddoto non inutile anch’esso alla conoscenza del Leti e dei suoi tempi.

Solo una rosa, una fulgida rosa Dal vivace color, nata il mattino, Surse a lottar, fidente e coraggiosa, Coll'avverso destino. E alla Morte gridò: "Perchè degg'io "Morire adesso che son nata or ora? "La mia parte di vita io chieggo a Dio... "Io vo' vivere ancora!" "Perchè vivere ancor?" chiese la Morte.

L'una zuffa e poi l'altra io vi vo' dire, Che in due luoghi ad un tempo si travaglia; Lo strepito è si grande del ferire, Lo spezzar della piastra e della maglia, Che fa chi guarda intorno sbigottire.

E, se qualcuno m'accusasse al Vicario, che sarebbe atto a tenermi che non ruinassi? So come fanno. PILASTRINO. Tu puoi pur pensare che, se ben non sapessi la natura di quest'uomo da ben, non ardirei dimandarti tal cosa; ma, per altro, l'ho cognosciuto esser liberale e per l'amico che vo' che tu 'l serva per amor mio. Non pigliar piú lunghezze. Mettiamvi mano. LISTAGIRO. Io ti credo ogni cosa.

Io ti farò baiular su gli omeri da uno arcipotente bastazo, e da duo pueruli ti farò tener le gambe, ché non possi recalcitare in praeceptorem con «ae» diftongo, e io con un corio bubále ti fustigherò ben le natiche. GRANCHIO. Andiamo; e se non troverete quanto vi ho detto, vo' che mi strappate la lingua dalle radici e il naso ancora; ma se trovarete quanto vi ho detto che sia vero?

Ma finalmente disse: Vedo quanto sei spolpata d'amore; ti conforta. Io scopro che a guarirti le parole son vane e che un miracolo ci vuole. E però del caffé, del cioccolate io vo' mandare a certe donne sante, acciò con le preghiere infervorate ti facciano scordar cotesto amante; ed io per tre domeniche ordinate farò la comunion santificante.

Parola Del Giorno

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