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In uno dei suoi viaggi in levante ode parlar per la prima volta della «Giovine Italia», e, tocco dalla fiamma che lo arder

Riguardo ai costumi, ebbi da un personaggio di Groninga delle notizie preziose, che credo non si trovino in nessun libro di viaggi. L

"Io sono una specie di selvaggio, un essere che sta tra il nuovo e il vecchio mondo, ma che non appartiene a nessuno dei due. Voi dovete ricordarvi di me, perchè so d'avervi raccontato le mie peregrinazioni fra le tribù indiane. "In quel racconto v'ha un mistero, qualche cosa che non era nei miei viaggi, ma traboccava nel mio cuore e voleva corrermi alle labbra. "Sappiatelo adunque: io vi amo.

Mio zio che abitava un appartamento separato nella stessa casa, veniva qualche volta a prender parte alle nostre riunioni e ci raccontava alcune avventure de' suoi viaggi e di alcune scene della rivoluzione che ci riempivano di terrore e di meraviglia. Taceva però sempre di ; e richiesto della parte che vi aveva preso, distoglieva la narrazione da quel soggetto.

Nicla fece una pausa, s'avvicinò al fanciullo, e presogli il capo fra le mani, lo baciò due volte. Ti piace, dunque? ella disse, felice. Più che le favole, più che giuocare al cavallo, più che stare sui miei ginocchi a leggere i viaggi? Io quando sarò grande rispose Brunello solennemente dirò anch'io così. Sarai anche tu poeta? domandò Nicla.

La voce del Mare. Per quanto tu viaggi, lanciato verso l'ignoto a galoppo, non potrai mai rivedere i chiari vetri illuminati, la sera, di calma felicit

Se la giovinetta che manifesta l'inclinazione per l'altro sesso è nubile è un sacro dovere dei genitori di maritarla. Se non lo è bisogna che questi raddoppino l'attenzione perchè è facile che si dia al piacere solitario. I mezzi eccellenti per arrrestarlo sono le gite, le partite di piaceri, i viaggi, le passeggiate, ecc. *Mezzi per curare gli effetti dei piaceri solitari.*

E da tutti questi studi, e dalle tradizioni raccolte d'ogni dove, e da' viaggi di Marco Polo, e da' lavori cosmografici di fra Mauro, e dalla considerazione della rotonditá della terra, e fin da alcuni testi biblici, acquistò la persuasione, la certezza: doversi, navigando ad occidente, capitar prima a un'isola Antilla rammentata da Aristotele, e poi all'Asia, al Cataio di Marco Polo.

Forte Vento africano non servo, ma innamorato dell'Italia. E' stanco di due lunghi viaggi nel deserto, ma una tromba bersaglieresca l'ha svegliato questa mattina. Sa, il Simun, che negli orti ombrosi e nei prati di orzo erba medica e lattuga, che egli ha sempre rispettato, dormono dei profumi biondi, pepati e zuccherini che l'Europa non ha.

Il signor S. non insistette, e mutò discorso. Mi narrò i suoi viaggi per l'Italia, ciò che egli vi avea visto di buono, e ciò che parevagli biasimevole. Conversava assai bene, e da principio lo ascoltai con piacere. Ma da qualche tempo io m'era distratto; rispondevagli a monosillabi, e tal volta accennando del capo.