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Aggiornato: 29 maggio 2025
E veramente il popolare entusiasmo ne era ben il precursore. Quando si pensa che tutte queste belle popolazioni dell'Italia sono oggi così depresse ed umiliate 25 milioni d'individui che hanno i ladri in casa senza aver nemmeno il coraggio di lamentarsene! Vergogna! E si millanta valore italiano capi guerrieri, prodi eserciti. Via! via! nascondete quella fronte macchiata dagli sputi stranieri!
Voi credete dunque, milord, che le bellezze europee sono una mercanzia di scarto, cui Dio lascia cadere sul continente, riserbando per l'Isola la prima scelta assolutamente come voi fate per i vostri prodotti dell'India? Sensate, madama. Io aveva sempre creduto che il fiore valesse meno del diamante. Voi venite stassera a confondere i diamanti e li umiliate col fiore.
E non crediate, signori oppressori ed impostori, che tutte le rivoluzioni le avrete a passar liscie e immacolate di sangue come quella del 60. Troppe sono le colpe vostre e troppo l'odio che giustamente vi portano le popolazioni da voi ingannate, umiliate, depredate, tradite!
Flora, che amava la voce delle cose, mentre Bortolo s'era fermato a cangiar quattro parole coi pastori, andò a sedere in disparte sopra alcuni tronchi rovesciati e appoggiata la testa al palmo della mano, seguiva mentalmente la linea del paesaggio, colle casette scure che mandavano i tetti fino al suolo, umiliate sotto le ramificazioni ampie e bizzarramente frondose delle piante, che ricamavano il cielo bianchiccio strisciato da un'ultima venatura sanguigna. Dentro all'armonia sparsa e mescolata delle campanelle risuona una voce continua e profonda di acque correnti, di vento che fugge carico del buon odore del fieno. La giovenca chiama il torello dal fondo del prato, la capra si querela sulla roccia da cui ti guarda cogli occhi gialli: guizzano nei fondi umidi come spilli d'oro le lucciole: esce dalle stalle il morto tonfo delle cose misto al comando della voce umana. E voci ed ombre e lumi vagano lentamente nell'oscurit
Finalmente, il cacìco si alzò da sedere, volgendo da prima un gesto autorevole, poi la parola alle turbe. Che cosa disse? Le turbe si ritrassero umiliate: ma parecchi restarono al posto, battendo le palme in segno di allegrezza; e subito, spartiti in manipoli, s’impadronirono dei quattro compagni di Rodrigo di Escobar, mentre di lui s’impadroniva il cacico in persona.
È così, non è vero? Invece io sono tanto poco donna, che il vostro amore non saprebbe vivere di me: non m'interrompete, Lamberto. Nessuna generosa menzogna potrebbe cambiarmi la coscienza che ho di me stessa: vedete che non mi lagno. Così mi umiliate doppiamente. La colpa è della mia memoria, che in voi non ha potuto difendersi contro impressioni più gradevoli.
Sapete voi chi sente un po' di misericordia in Roma sacerdotale? Il carnefice. Glielo dirò... E s'ei tentennasse, aggiungerete che di ciò lo pregate da parte mia. Sta bene. Orsù dunque, figliuola mia, adesso è tempo di volgere il pensiero al cielo: prostratevi a terra; chè quanto vi umiliate, tanto sarete esaltata.
Ricevute, ringraziamenti.... tutto per me superfluo, perchè io sono abbastanza garantito, e non permetto che vi umiliate a ringraziarmi. Scommetterei che sono più contento io oggi a mandarvi quindici milioni, che Voi a riceverli. Io ne ho altrettanti, e sono guadagnati senza macchia, ve lo giuro.
Di tenebrosi troni e di ferrati Gioghi e di fronti umilïate e vili Lieta non vai, bella non vai di fiori, Che di pallidi servi il pianto edùca; Nè tuo serto è il terrore. Inclita e ferma Tu ne l'alme ti assidi, e l'alme e i fati Previdente governi. Ardon nei tuoi Limpidissimi sguardi Quante spemi ha il futuro, e quanti ha raggi L'onnipossente libert
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