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Aggiornato: 1 maggio 2025
Sono tutt'orecchi. Farai armare tutti i battellieri di buoni moschetti e di jatagan e vi terrete pronti ad entrare in campagna al mio comando. Oh!... che c'è in aria?
Sul principio dell'anno le lezioni son frequentate che nulla più. I professori hanno il sorriso sulle labbra e gli studenti del pari. C'è in tutti una voglia di far bene; si portano in tasca i quaderni, si è tutt'orecchi, e si pigliano note a furia, e magari si avesse un barlume di stenografia! Poi, un bel giorno, vedete caso! il quaderno s'è dimenticato sul tavolino da notte, dove lo avevamo riposto per consolare una veglia studiosa. Pazienza; c'è un amico che l'ha portato; per quest'oggi scriver
Vedete? soggiunse il medico, volgendosi ad Aloise; io non m'ero ingannato. Questi polsi frequenti, depressi e quasi filiformi, questa prostrazione generale di forze, mi avevano aria di derivare da qualche cagione più forte che non fosse il solo estratto di acònito. E probabilmente lo avranno tenuto a dieta rigorosa.... Molto, molto rigorosa! soggiunse il Vitali, ch'era tutt'orecchi ad ascoltarlo.
Il barone parlava per conto proprio, o per incarico della Teresa? E come mai la Teresa si sarebbe confidata a un parente del quale non aveva nessuna stima, avrebbe scelto lui a intermediario d'una riconciliazione col suo amico più caro?... A ogni modo, poichè Venosti Flavi parlava del solo argomento che potesse interessare Vergalli, questi stava tutt'orecchi a sentirlo.
Ella parlava presto presto, quasi le parole le volassero dalle labbra per andarsi ad annidare nel cuore di chi l'ascoltava. Don Pio era tutto occhi e tutt'orecchi.
Ci s'accosta al fuoco per riscaldarci, e la fiamma ci s'appicca alla tunica. Ah sì! ti ho veduto infatti alla recita del mio Epidico, ed eri un incendio. Via, Lucio Valerio, lascia correre tutto il male ch'io t'ho detto delle donne. Era la vendetta d'un autore inascoltato, che ti vedeva tutt'occhi e tutt'orecchi per lei. Chi, lei? Oh bella!
Io m'era alzato. Il signor Pietro, basso e largo, severamente abbigliato di nero, colla faccia illuminata da un sorriso breve, mi veniva incontro a mani aperte. Caro signor Sergio! egli disse. Mi perdoni la lunga attesa: sa, queste benedette faccende; l'amministrazione.... Così dicendo, sedette egli pure sul divano e mi fece accomodare presso di lui. Ora, sono tutt'orecchi, continuò.
Ariberti era tutt'orecchi a quella infilzata di giudizi arbitrarii, che gli parevano lì per lì le cose più vere e più profondamente pensate del mondo. Intanto il Valerga, che aveva preso l'aire, continuava, tra un boccone e l'altro, le sue dotte divagazioni.
Parola Del Giorno
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