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Aggiornato: 12 giugno 2025


Le due amiche, guardandosi in volto, convennero di reprimere decisamente il dolore che loro arrecava il dire di Angiolina; gliel promisero, ed ella continuò: Voi certamente avrete fin d'ora creduto che non vi potessero essere per me sciagure più tremende di quelle che conoscete; ma v'ingannate. Sappiatelo, , sappiatelo.... io pure sono madre!...

Dissile tu eri andato Bologna affari urgenti; torneresti presto. Rispose aspetteratti. Come devo regolarmi? Telegrafa. O piuttosto: vieni appena puoi! Non è possibile descrivere l'effetto psicologico prodotto nell'animo di Mario da quelle due tremende parole: Rispose aspetteratti, quasi eco crudele a quelle anteriori: trovasi attualmente in casa mia!

Da sei o sette mesi. Dal giorno in cui a Milano ebbe luogo l'esperimento della pioggia artifiziale ideata dal celebre Albani. Non potrò mai obliare le tremende parole ch'io lo intesi profferire in quella occasione. Al cadere delle prime stille, mentre dalla citt

Tre o quattro di loro si erano messi al cannone e avventavano tremende scariche di mitraglia che spazzavano da un capo all'altro la barca nemica aprendo larghe fessure nei madieri e schiantando le murate. Per dieci minuti gli egiziani si lasciarono moschettare perdendo parecchi di loro, ma a poco a poco la calma si ristabilì a bordo della dahabiad.

Per entro a quei confini tremende guerre fraterne insanguinarono per secoli ogni palmo di terra. E mentre i pedanti scribi di diarî e libercoli edificavano poc'anzi, su quelle guerre, sistemi a dichiarare utopia l'unit

C’era una camera coi ritratti dei generali francesi che ebbero titoli italiani. Massena duca di Rivoli, Augeran duca di Castiglione, Victor duca di Belluno, Moncey duca di Conegliano, Savary duca di Rovigo, Mortier duca di Treviso. Pochi ritratti di generali italiani, perchè molti erano entrati nell’esercito austriaco. In apposita stanza aveva raccolto le tremende memorie della Russia.

A sera, Lorenzo rincasando irritatissimo per una vistosa perdita al giuoco, eccitato dai fumi del vino e dei liquori, passò nella camera della moglie, e il suo occhio grifagno vide che l'orologio mancava dal suo solito posto. Ne chiese, e udito del regalo fattone alla balia, scoppiò senz'altro in una di quelle sue tremende collere che gi

E i ricordi, i dolci luminosi imperituri ricordi lo incalzavano, nella sera serena, dinanzi al cielo verde come la speranza che ella aveva suscitata nel cuore di lui. Ella aveva spirato la vita nell'anima morta, ella era stata la vita dell'anima sua. Tutto ciò che ella credeva, le cose semplici, le cose buone, le cose eterne, erano state da lui finalmente credute. Ella aveva compito questo prodigio naturalmente, senza volerlo, con la sola virtù della sua presenza, come fa credere alla luce la vista del sole. Ella faceva il bene perchè era nata a farlo. E un sentimento nuovo, inaudito, incredibile, aveva occupato il cuore di lui, un sentimento che avrebbe dovuto essergli cagione di pena intollerabile, ma che invece egli sopportava rassegnatamente, quasi con gioia. Il cupido istinto voleva impossessarsi della miracolosa creatura, averla tutta per ; la ragione riconosceva che ella non poteva essere distolta dal suo ufficio buono per amore d'un solo. Qual pazzo potrebbe sognare di prendere per tutta l'aria? Ed egli non era stato geloso sapendola d'un altro. Aveva pensato che, se era di un altro, ella doveva compiere un'opera fruttuosa; nessuno poteva biasimarla per questo, nessuno poteva distrarla dall'opera sua. Ella conosceva le secrete vie del cuore, sapeva le parole che leniscono e sanano, le parole soavi come un unguento. E l'uomo cui s'era unita aveva bisogno di soccorso; non proseguiva per vie sanguinose un intento inarrivabile? Non sospingeva a lotte tremende le anime miti con l'efficacia di un disperato esempio? Accanto a quell'uomo abbeverato d'odio, per cui la vita umana non aveva valore, che seminava di cadaveri il suo cammino, accanto a quell'uomo era il posto di lei. Nulla di nuovo aveva per lei l'ideale di giustizia e di pace in nome del quale colui levavasi in armi; ella doveva anzi difendere queste cose sante, tutelare la bellezza delle idee dalla contaminazione cruenta, convertire i fanatici, confortare i disperati. Ella era la ragione accanto al sofisma, l'umilt

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