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Aggiornato: 30 giugno 2025
Le labbra del timoniere tremano volendo proferire un groppo d'idee, che impetuosamente gli sgorgano dal cervello; esse però null'altro possono favellare che interrottamente: «Feroci.... feroci.» «E tu, nato in cotesta terra, come ardisci adoperare il consiglio e la mano in suo danno? Non conosci, o disprezzi il premio di che vanno rimunerati i traditori?» «Io traditore!
Non è forse Lui che n'ha messo sulla via di questi traditori?.... E non è Lui, che anche stamattina, t'ha fatto trovare in mano dell'arciprete le trecento lire lasciate per te dal tuo vecchio compare?.... In questi momenti, sono.... Una fortuna.... basteranno per vivere tre mesi; e poi.... E poi, Dio vede.... Hai ragione, Rocco; tu sei buono, e confidi nel cielo.
Breve romanzo e intenso, condotto fuor di loro da una mano invisibile: un giorno si erano incontrati fuori Roma, in quella umida, lugubre via Angelica, lungo il fiume tragico che ogni giorno ha il suo morto. Chi aveva strappato la dama ai suoi convegni aristocratici per mandarla a contemplare i vortici traditori del Tevere? Chi aveva preso l'uomo alla sua ambizione, alla sua politica, ai suoi affari? Esiste dunque una fatalit
Non ascoltate, come a Mentana, la voce di certi traditori che fecero defezionare migliaia di giovani col pretesto di tornare a casa a proclamare la Repubblica ed innalzar barricate. Di cuore avrei voluto aggiungere del contadino, ma non voglio alterare il vero. Questa classe robusta e laboriosa non appartiene a noi, ma al prete, col vincolo dell'ignoranza.
E ciò senza mettere in conto che un assalto a quelle mura di granito, contro quelle torri di pietre sfaccettate a punta di diamante, non sarebbe servito a nulla. Soltanto una sorpresa notturna avrebbe approdato; ma questa richiedeva intelligenze segrete, amici, o a dirla più veramente, traditori nel castello. Ora, da questo lato, il marchese Galeotto dormiva tranquillo i suoi sonni.
tendendo il pugno verso il fondo della scena. Impostori! Vigliacchi! Traditori! Mi avete imposto il disonore di fuggire! Per la prima volta, ho conosciuto l'orrore della fuga! Da solo, da solo, vi saprei affrontare tutti! E vincere tutti col mio solo fucile contro tutti i vostri fucili! Mordendosi le mani con rabbia. Se non avessi avuto il Sinrun da salvare!... Non l'avranno!
«Codardi! stolti!» gridò Manfredi, forte percuotendo sopra una tavola; «credono fuggire la fama di vili coll'opera di traditori: essi ad ogni modo vogliono rovinarci, rovineranno anche sè stessi; poi in fondo alla miseria, ci desidereranno quando non saremo più; solita vicenda dei buoni, essere odiati in vita, e pianti in morte! davvero che ce ne duole per essi.
Provvedete alla salvezza vostra, Galeotto! disse madonna Bannina, che lo aveva seguito. Voi libero, niente è perduto. Accogliete il consiglio di Antonio e la mia preghiera. Il marchese non sapeva risolversi. Darla vinta del tutto ai traditori gli cuoceva; cadere in balìa dei genovesi gli parea troppo grande vergogna. E in tal contrasto esitava.
«Vieni, corri forte Alla morte! traditori! Quivi le spade fuori, Colpi tagliando e dando, E le lance spezzando.»
Parola Del Giorno
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