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Aggiornato: 7 giugno 2025
Spero di sì, rispose Tonino un tantino imbrogliato. Polli; si tenga a memoria Polli. Oh, in quanto a Polli, non lo dimentico, no; fece giovialmente il ragazzo guardando sempre il collo ruvido e rabescato del maestro di scuola. E la signora Cecilia?... Quella è in campagna da mia sorella. Di salute come sta la poverina?... Bene. Di spirito? Male. Persiste nell'idea di farsi monaca? Credo di sì.
Povera donna! così garbata e infelice. Mi ha detto tante volte: Ah! dottor Grim *! se si avesse a morire di crepacuore, io sarei morta. Perchè, signora Rigotti? Perchè vedo molto sciupare e poco raccogliere. Almeno il signor Rigotti si fosse assicurato sulla vita! sentenziò gravemente Tonino, che aveva udito parlare in confuso di questo mezzo profittevole alle famiglie.
Falsa idea; disse il maestro abbassando io sguardo. Se lasciassi due righe per la signora Cecilia? Tonino non disse nè sì nè no, ma si divertiva col signor Polli.
Tonino si diè a correre il prato come un uccello scappato di gabbia; fece arrabbiare sua sorella che lo respinse un po' duramente, importunò l'avvocato che, paziente e gentile, finì per chiudere il libro e per mettersi in compagnia del giovanetto.
La signorina Rigotti doveva aver fretta di conferir con sua madre, perchè... bagattella! se tu sapessi! pare che il maestro... Polli abbia intenzione di sposare la signorina... zitto! io sono a parte dell'arcano; io ho portato la lettera... non faccio per dire, ma.... Tonino... non dir bugie! Bugie! gridò il giovanetto spalancando gli occhi. Che mi parli di lettera, di sposo?...
Che cosa comprometto sposando Polli?... anima e orgoglio. Ciò sia, ripetè freddamente, e andò ad appoggiarsi al davanzale della finestra. Da lungi le perveniva la voce dell'avvocato Zaeli di Tonino Grim *; e nella breve distanza dei viali erbosi sui quali si distendevano le prime ombre della sera spiccava l'abito chiaro di Paolina.
Offerse la mano a sua moglie con uno strano sorriso sul labbro; non era più l'avvocato Zaeli. Paolina lo guardava attenta. Nel suo cuore si sprigionava una voce che saliva, saliva alla gola, nè potè trattenerla. Stranieri l'uno all'altro, noi?... gridò con affanno. Noi? ma piuttosto morire! L'avvocato balzò alla finestra. Attendi un momento, Tonino; termino di scrivere una lettera.
L'aria però non vi è malsana, perchè vi ha terra coltivata all'intorno, e la mia casa è asciutta. Ho capito, ripetè Tonino per la quarta volta.
In pieno meriggio la cosa cambiava d'assai e Tonino a volta a volta si sentiva perfino il coraggio d'andare nell'orto, di staccare i grappoli d'uva e mangiarseli facendo le capriole.
Paolina, lieta come una bimba che sia riuscita a recitar bene il suo compito, momentaneamente pacificata con sè, con l'ospite, col marito il cui contegno si conservava naturalissimo, disimpegnò le funzioni di padrona di casa con un garbo ammirabile, e finito il pranzo, reso gajo dalla conversazione di Tonino Grim *, prese sotto il braccio la mano di Cecilia Rigotti e l'invitò a far seco una passeggiata ai piedi della collina, che nella quiete solenne s'incoronava degli ultimi splendori del sole.
Parola Del Giorno
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