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Aggiornato: 7 giugno 2025
Restò titubante mezzo minuto in faccia a Tonino, che da giovinetto educato aveva in un lampo infilate le braccia nella sua giacca, e s'inchinava cortesemente sull'uscio. Ma siccome doveva interessar molto al signore ciò che stava per dire, cominciò per mescolare alle parole un sorriso dolce, sollecitante, pieno di calda sincerit
Oppresso da mane a sera dalla memoria di quel colpo, di quel grido, di quel cadavere disteso all'ombra del fico, Tonino aveva bisogno di allontanare le cattive immagini dal pensiero, e a tal uopo giovavano mirabilmente le nozze di sua sorella, che a guisa di un iride venivano a rallegrare il domestico focolare.
Tonino Grim * in manica di camicia a cavalcioni su di una seggiola posa sua favorita, andava scompigliandosi i folti capelli, masticando fra i denti qualche parola che voleva essere in rima. Aveva saputo da sua sorella che la vecchia signora Rigotti avrebbe fra pochi mesi presa stanza in casa Grim * in qualit
Ho suonato ma nessuno mi ha aperto. La signora Rigotti è uscita mezz'ora fa. E la figliuola? La figliuola è in campagna da mia sorella. L'interlocutore che stava abbasso parve riflettere, e Tonino, compiacentissimo, stava in attesa di qualche altra domanda. Se vi fosse mezzo di lasciare un'ambasciata! Lasci pure, mi incarico io di riferirla. Posso salire? Anzi!... si accomodi...
E Tonino in due salti fu all'uscio e lo aprì. Colui che si presentava era un uomo di civile apparenza, non giovane, non vecchio, non bruttissimo, ma goffarello, impacciatello, non troppo bene in arnese per parere un di citt
Vengo per avere buona accoglienza, se no torno indietro e dico a Zaeli vostra moglie è.... Ti ha mandato Zaeli? Sicuro. Mi ha detto: Tonino, giacchè sei ozioso come un cagnuolo, va da Paolina che ho lasciata indisposta e tienle compagnia. Lo sa, il perfido, ch'io sono indisposta! mormorò essa.
Allontanatevi, Tonino... Ah! la signorina ha ragione. Legga; io passeggio. No: restate qui; leggiamo insieme. Difatti! giacchè la lettera l'ho portata io!... Prese la lettera, l'aperse, si chinò vicinissimo alla Rigotti, e posta la testa accanto alla testa di lei, lesse sommessamente.
Avete ragione, babbo; rispondeva Tonino, un bel ragazzo di sedici anni, dalla fisonomia intelligente, briosa e dolce ad un tempo. Il Rigotti si è portato male... ma possibile che non abbia lasciato un po' di risparmio! Risparmio?... Ma Rigotti faceva dei debiti! E la Cecilia dunque? sospirò la figliuola. Non avr
Il dottor Grim *, seduto a tavola co' suoi due figliuoli, scattò in piedi, si affacciò alla finestra con Paolina e Tonino ai lati. Che cosa era stato? La finestra della sala da pranzo si apriva nell'interno sopra un vasto quadrato di terreno dissodato, disegnato a scacchi, entro ognuno dei quali fiorivano pianticelle odorose.
Ma la voce di Tonino Grim * continuava di sotto: Signori a pranzo e dopo una pausa signori è servito signori faremo della minestra una colla stupenda per mettere su le impannate! Zaeli prese il braccio di Paolina sotto il suo braccio. Bisogna essere giusti, disse con allegria; tuo fratello ha diritto di desinare, e noi abbiamo obbligo di dargli ascolto.
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