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Aggiornato: 29 giugno 2025
A Tolosa ho inteso spesso la padrona parlare di voi e del signor Valancourt alla signora Marville e alla signora Vaison in un modo poco bello: diceva loro che durava fatica a contenervi ne' limiti del dovere, che eravate per lei un gran peso, e che se non vi avesse sorvegliata bene, sareste andata a scorrazzare per le campagne col signor Valancourt; che lo facevate venir la notte, e....
Emilia non si provò neppure a rispondere. Il dolore, l'orgoglio ed il sentimento della sua innocenza la contennero fino al momento in cui la zia aggiunse: «Io son venuta a prendervi per condurvi a Tolosa; mi dispiace però che vostro padre sia morto con sì tenue sostanza: malgrado ciò, vi prenderò in casa mia.
«Da vero, Raul,» parlò sorridendo Monforte al suo scudiero «il Cavaliere che hai ucciso era prode uomo, nè meritava morire a tradimento; nondimeno ben per te, chè uomo spento non fa guerra, e odore di nemico morto manda odore di rosa.» Ciò detto, gli spinse sopra il cavallo, che meno tristo del suo signore sdegnò calpestarlo. Stolto! e non sapeva che i cieli gli destinavano morte mille volte più miserabile. È da credersi che la Provvidenza la quale fece morire Simone Monforte suo bisavo di un sasso nel capo all'assedio di Tolosa, Almerico suo avo di una saetta nel ventre sotto Tolemaide, e Simone suo padre di onorate ferite sostenendo la libert
Il castello della signora Cheron era vicinissimo a Tolosa, e circondato da immensi giardini; Emilia, alzatasi di buon'ora, li percorse prima della colazione. Da un terrazzo che si estendeva fino all'estremit
Ora San Domenico, sovvenuto dal Conte Simone da Monforte, scorre i contadi di Tolosa, Albi, Carcassona ed incendia Beziers; finalmente, seguendo il suo cammino, cade in potere degli Albigesi, i quali gli domandano se tema la morte: «Io temere la morte!» rispondeva il Santo «io temere la morte per la fede, per la gloria di Cristo, e della Santa Chiesa romana? Non mi uccidete a un tratto, vi prego, ma a poco a poco mutilate ciascheduno dei miei membri, e mostrateli ai miei occhi; poi strappate anche questi, e lasciate così il mio corpo, in mille parti piagato, rotolarsi dentro il suo sangue, finchè giunga il punto della morte.» Gli Albigesi lo lasciarono in libert
Una sera, Emilia suonava il liuto nel padiglione con un'espressione che veniva dal cuore. Il sole all'occaso illuminava ancora la Garonna, che fuggiva a qualche distanza, e le cui acque erano passate dinanzi alla valle. Emilia pensava a Valancourt; non ne avea udito più parlare dopo il suo soggiorno a Tolosa; ed ora, lontana da lui, sentiva tutta l'impressione che aveva fatta sul proprio cuore. Prima di aver conosciuto Valancourt, non aveva incontrato alcuno, il cui spirito ed il gusto si accordassero tanto bene col suo. La Cheron avevale parlato di dissimulazione, di artifizi; pretendeva essa che quella delicatezza, cui ammirava nell'amante, non foss'altro che un laccio per piacerle, eppure essa credeva alla di lui sincerit
La signora Cheron, dopo alcune espressioni di consolazione e di consiglio, la invitava ad andare a Tolosa, aggiungendo che il defunto fratello avendole affidata la sua educazione, si credeva in obbligo d'invigilare sopra di lei.
Nè millantavasi il grande, il quale con maravigliosa costanza, audacia, e intendimento di guerra si resse tra cotanta rovina, ancorchè da tutti abbandonato, in pena della sua violenza troppa al comando; chè nè esercito avea per sè, nè flotta, nè danaro, nè zelo de' popoli. Com'adunata seppe l'oste di Francia a Tolosa, ma non qual via terrebbe, fidando pur nell'indole de' suoi, che a niun patto non avrebbero sofferto dominazione straniera, chiama all'armi i nobili e le citt
Alla mattina sorgendo il Conte per tempissimo si recò in un suo giardino non solo per meditare a mente quieta sugli affari della signoria in quel tempo minacciata di guerra dal Conte di Tolosa, quanto per raccogliere alcune immagini su l'aurora, onde abbellire certa cobola¹ che disegnava mandare alla dama dei suoi pensieri. Vagando così tutto internato nelle sue idee, occorse nel pellegrino, il quale, levatosi anch'egli di buon'ora, s'era portato col
Emilia compì il viaggio felicemente. Avvicinandosi a Tolosa, d'onde era partita colla zia, riflettè sul tristo fine di lei, la quale, senza la sua imprudenza, avrebbe potuto vivere ancora felice in quella citt
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