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Nondimeno, e' non vi fece più attenzione e si apparecchiò alla cosa con la calma che messa avrebbe ad una toilette da ballo. Chi avrebbe sospettato mai codesto in quel garzone! mormorò Regina. L'è vero riprese Marco.

Davvero? disse Nancy. Davvero, disse Clarissa. E non c'è che un sarto al mondo: Paquin. Se non si è vestite da Paquin, tanto vale girar nude. Nancy sorrise. Sai, debbo pensare al mio Libro. E d'altronde, ci tengo poco alla toilette. Ah! disse Clarissa, ci tieni poco alla toilette? Sta bene. Sta bene. Fa a modo tuo.

Furono osservate varie cose: primo, che la Baronessa Olga era più bella che mai; secondo, che aveva una toilette nuova; terzo, che serbava quella tal aria serena, di buon umore, che la rendeva adorabile; quarto, che aveva precisamente i modi, la maniera di guardare delle altre sere; quinto, che il suo palco fu affollatissimo.

Sergio di Linsac era desso entrò, cappello in testa, dritto dritto nella camera da letto. La cameriera, che gli aveva aperto, lo seguì, per continuare a prestare la sua assistenza alla padrona, la quale era in via di terminare la sua toilette. Era di gi

Il matrimonio doveva aver luogo a Parigi nella chiesa protestante della strada d'Aguesseau. Tutto era pronto nel palazzo del principe, ove la zia aveva condotto la fidanzata. Si terminava la toilette delle nozze. Gli amici, i parenti, riempivano i saloni. Il principe entrò nella camera della zia ove Maud si teneva, attorniata da cameriere e dimandò che lo si lasciasse un istante solo con costei.

Per questo siete andata a Milano? proruppe il conte Mario. , qual meraviglia? Non lo sapevate che una parte de' miei vestiti li ordino a Milano?... Per solito la sarta vien lei un paio di volte all'anno a Venezia; quest'autunno non poteva venire; sono andata io.... Ecco, anche per la toilette sono come le altre donne. Vergalli tentennò la testa con aria scettica.

Vitaliana ne colse una bracciata e rientrò con essa nella sua camera. Si fece vestire di una toilette gaia; diede i suoi ordini a Maria, ed uscì alle undici. Ove andava ella? Ella andava ad asciolvere con suo cugino in casa del quale metteva il piede per la prima volta dopo che gli aveva confessato il suo amore. La colazione fu stordita di gaiezza.

Infatti, leggendo la lettera, la buona dama non solo consentì a ricevere immediatamente lo straniero, ma, raggiustata di un giro di mano la sua toilette che non era proprio disacconcia uscì dal suo appartamento e venne all'incontro del visitatore non senza di essersi previamente e ripetutamente mirata nello specchio. Ahimè! ciò giovava poco alla povera donna!

La donna che palpa 12,000 franchi di onorario, 24,000 franchi per toilette, e 20,000 per spese di ricevimento, osserva. L'è la logica del mondo... e della lingua. Tentatore! gridò Regina levandosi di botto... e fuggendo. Ella aprì la porta del salone e fece un passo nell'anticamera, poi si fermò. Riflettè quivi un istante, come qualcuno che cerca qualcosa.

Tutti questi contrattempi gli sembravano di pessimo augurio; capiva che non ne aveva colpa nessuno, che nessuno prevedeva il suo arrivo per quella sera.... Eppure, malgrado di tutto, si sentiva l'anima oppressa dalla malinconia. Perchè le signore Dal Bono facevano toilette a quell'ora? Dove andavano? Non le avrebbe dunque viste che un momento?