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Aggiornato: 12 giugno 2025
Allora seguitemi e guai ai vinti! Giulia correndo in giro sul terrazzo, si fermò ad una finestra della sala da ballo e, indicando alle compagne le coppie che passavano ballando, cominciò con voce nasale, imitando il modo di parlare del suo tutore: Signorine! Vedete quell'animale, vedete, bianco di sotto, nero di sopra nero, piuttosto brutto, piuttosto?... Ebbene, quell'animale si chiama uomo. È irragionevole, e baster
MARCO , dalla scala di terra, sale al terrazzo, lo attraversa frettolosamente e giunge all'uscio: sta in sospeso per la gioia: trova semiaperto ed entra.... Il TINTORETTO gli viene incontra, reggendo la figlia sulle braccia. TINT. Non è più tua! Ella è d'Iddio e dei posteri!
Ed anche adesso¹, benchè il disinganno di quattro anni abbia spazzato via con ala inesorabile fede e speranza, ci sono momenti nei quali mi sembra di sedere sul terrazzo incantato, credendo nella realt
Ella venne ad aprirmi con le mani ancor umide, avvolte in un asciugamano. La stanza era quasi buia solo dal bagno entrava luce. L’argenteria cesellata, l’avorio de’ suoi molteplici pettini, brillavano sul vetro; della pettiniera. Si udiva la pioggia battere sul terrazzo con uno scroscio continuo, pieno di sorda musicalit
Dati gli ordini alla vecchia Nunziata, Flora preparò la tavola sul terrazzo in ombra con quanto vi era di più bello e di meno scornato nella dispensa: e verso le otto si ritirò in camera a lavarsi e a pettinarsi.
Emilia passava i momenti più graditi nel padiglione del terrazzo. Vi si ritirava con un libro, per godere della sua malinconia, o col liuto, per vincerla. Assisa cogli occhi fissi sui Pirenei e sulla Guascogna, essa cantava le ariette più interessanti del suo paese, imparate nell'infanzia.
Il sole, al tramonto, si perdeva su la marina, in lontananza, in una nebbia di fuoco e l'aria spirava fresca e profumata dalle gaggie in fiore. Lucia, ritta dinanzi al parapetto del terrazzo, rileggeva la lettera ricevuta poco prima da zia Marta. Era una lettera impressionante.
Hai la testa scoperta e i capegli scarmigliati, il guarnellino procacemente discinto, la veste a strappi: sei tutta polverosa e spensierata.... Anche tu somigli a quella sdegnosissima patrizia che appoggiava le spalle alla colonna del terrazzo marmoreo. Chi sei? Che cosa vendi? Marchesa, le restituisco l'albo e il pince-nez.
Un ampio terrazzo, annesso alla reggia dei Normanni, forma l'ala sinistra di quel complesso multiforme d'edifizî che appellasi palazzo reale, all'estremit
Non disse "la signora Laner"; disse soltanto coll'effusione un po' teatrale dello zio Matteo "la mia buona, la mia cara Evelina!" Pietro non lo presentò; anzi, quando tutti insieme se ne andarono dal terrazzo, Nora gli passò dinanzi senza nemmeno guardarlo, più alta, più diritta, più superba.
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