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Aggiornato: 6 luglio 2025
La comitiva raccoglieva i personaggi principali della mia tragedia, e mi pareva d'essere un capocomico che conduce al teatro la sua compagnia. E infatti dovevamo assistere ad una commedia o ad una farsa in casa Bruni. La commedia incominciò al nostro ingresso.
Ero dunque al teatro. Si rappresentava non importa che; non l'ho mai saputo. Ero distrattissimo. Due giorni prima l'avevo rotta con Delia e capirete bene!... avevo ben altro per la testa che lo spettacolo. M'annoiavo, da uomo educato, pisolando a occhi aperti. Fantasticavo. M'ero sdraiato per bene nello scanno. Avevo meco il mio fido bastone che, in mancanza di figli, sar
Se andate al teatro riprese Pietro, riacchiappando il mestolo sfuggito sono sempre drammacci da arena o musiche di ripiego che piacciono al pubblico grosso; il quale pubblico vuol godere soldo per soldo i franchetti che ha spesi ed applaudisce dove non deve e chiede dei bis insopportabili e si abbandona ad entusiasmi stupidi!
La marchesa di San Ginesio, entrò a dire il Ferrero, è quella bellissima signora, che ha il palchetto al teatro Regio, in seconda fila, a sinistra? Si, proprio quella; une femme superbe.
È inutile dissimularlo; gli anni incominciano a pesare; onde io non vorrei ridarmi al caso del lione, che ebbe a sopportare i calci perfino dello asino. È prudenza uscire di teatro prima che spengano i lumi: ho deciso pertanto ritirarmi alla Rocca Petrella, feudo che possiedo su i confini del regno. Ne conosci le vie? Credo di sì.
Al caffè, al restaurant, se si è in un gruppo di amici, è sempre uno che paga per tutti, per legge inviolabile. Si va al teatro in comitiva? Chi è più vicino allo sportello dei biglietti compera le poltrone, gl'ingressi, i programmi per tutti; e guai allo straniero che tenta il modesto rimborso. Il più umile impiegato della municipalit
Non ebbe tempo l'altro di chiedere perchè; e secondando quell'imperio di spaventato, giù a spron battuto volse con esso per la via, che allora affatto ristretta serpeggiava tra monasteri e chiese, ora spaziosa e a filo signoreggia, fiancheggiata da caffè, da palazzi, e dal teatro della Scala; variet
«La prima specie di cosmopoliti occorre pur troppo frequente per ogni dove, e fu spesso rappresentata in teatro: la seconda esiste fra gli scrittori, segnatamente Francesi. Tutti quei pretesi cosmopoliti che negano la missione delle razze e guardano disdegnosi al concetto o all'amore della Nazionalit
Doveva passare una rivista? perchè egli era un gran capitano di riviste, e' vi si preparava colla confessione. Doveva recarsi al teatro? ei domandava dapprima perdono a Dio del peccato necessario cui andava a commettere. Andava a pranzo? ei prendeva un centellino di confessione come vermuth. Voleva abbracciare la regina? si metteva in lena con un atto di contrizione.
E si alzò per prendere la sua mantiglia. Scesero lo scalone, l'uno a braccio dell'altra, muti, senza guardarsi. Allo sportello della carrozza egli salutò con una grande scappellata. Laura sorrise. Verrete più tardi al teatro, Sanseverino? A far che? Quello che tutti fanno. No. Me ne vado a giuocare al Circolo. Questo vi distrae? Punto. Tutto è inutile, tutto. Buona sera, contessa Mormile.
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