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Al ragionar furente di Marfisa, bizzarro ed empio e scandaloso e forte, disse all'altre sorelle in questa guisa e alla badessa, c'ha le luci torte: Suore, scorgete mai ch'ella è divisa dal pensar dritto? usciamo delle porte, e lasciatela in pace, ché i rimbrotti fan mal peggiore ne' cervei corrotti.

Su!... Su!... Che tu sorga io voglio nell'aria libera e pura che ti circonda!... Gli Dei del meriggio s'aggirano per le lucenti boscaglie del cielo! Ti cingeranno il corpo con le lor braccia possenti come colonne tôrte bizantine, con le lor braccia che scivolan calde, più forti che serpenti boa! Poi stenderanno a terra la tua nudit

Subito appare un altro servo con un tavolo, o meglio uno sgabello alto, che depone fra noi, ed un secondo vi adagia un gran vassoio coperto da piatti con pasta di semola, latte coagulato, pezzi di diverse torte, formaggio, ulive, specie di caramelle, conserve, dolci, pezzetti di pane e qualche cucchiaio, che però non fecero che da comparsa.

chi fia che leggi così crude e torte, spirti amici d'onor e di bontade, non pianga meco ognor, ch'a le più rade virtù die' sempre il ciel vite più corte? Molza ben pianger dei, poi ch'al camino ove ti sprona un disusato ardire, perduta hai meco la più fida scorta. Io per me dopo fero destino non voglio altro, non deggio che morire se morir deve e puote, chi è gi

Non se ne son le genti ancora accorte per la novella eta`, che' pur nove anni son queste rote intorno di lui torte; ma pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni, parran faville de la sua virtute in non curar d'argento ne' d'affanni. Le sue magnificenze conosciute saranno ancora, si` che suoi nemici non ne potran tener le lingue mute.

Nel salone di mezzo a pianterreno, aperto sul giardino, la tavola preparata per la baldoria luccicava di bicchieri, di trionfi di vetro, di confetti, senza dir nulla delle torte, dei marzapani, delle gelatine, che avevano fatto venire da Locarno. Sopra una scansìa presso il muro una batteria di bottiglie dal collo d'argento aspettava il momento di scendere in battaglia.

Se il popol giudicato ha il portamento di donna, d'uomo, o l'ingegno, non buono, perdio! s'è santo ed ha cervel divino, è un ladro, un traditor, un Truffaldino. Le colpe innanzi a Dio non sono oscure, il re co' suoi processi le fa chiare; il mondo guarda, e fa sue conietture: dritte o torte che sien, vuol giudicare.

Ben ti dirò, che dove armato e forte Del fier Piemonte l'orgogliose schiere In val di Moriana ei trasse a morte, Ed il sangue ondeggiò presso Cerdiere, Non trascorse d'onor le strade torte, Gran trofei sollevando al suo potere, Anzi macchine alzò d'illustri marmi, Ove a Dio si spargesse incensi e carmi.

Qui andaron al tinel, dove parate son le vivande, ed altro ch'uova sode! Pasticci si vedean, marmite piene, zuppe, salvaticine ed ogni bene. Qui stava Berta dal gran piè, consorte del conte Gano ne' secondi voti; Baldovin figlio, e della nera sorte due frati grassi, in cèra assai devoti, che facevan crocioni in sulle torte.

Non se ne son le genti ancora accorte per la novella eta`, che' pur nove anni son queste rote intorno di lui torte; ma pria che 'l Guasco l'alto Arrigo inganni, parran faville de la sua virtute in non curar d'argento ne' d'affanni. Le sue magnificenze conosciute saranno ancora, si` che suoi nemici non ne potran tener le lingue mute.