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Ella ch'ancora avea le luci rosse del pianger lungo, sospirando disse; ma disse forte, acciò che fosse espresso a Ruggiero il suo dir, che gli era presso. 59 Era baldanzoso il creder mio, ch'io non stimava alcun di cor saldo, che me l'avesse a tor, dicendogli io ch'era de la sorella di Rinaldo.

49 E colli e casse e ciò che v'è di grave gitta da prora e da poppe e da sponde; e fa tutte sgombrar camere e giave, e dar le ricche merci all'avide onde. Altri attende alle trombe, e a tor di nave l'acque importune, e il mar nel mar rifonde; soccorre altri in sentina, ovunque appare legno da legno aver sdrucito il mare.

Io andrò a tôr le mie armi, astrolabi, meteoroscopi, e per via di azimut e almicantarat prepararò le cose necessarie. Voi andate a tôr li argenti e paramenti in prestito e l'altre cose che vi ho detto, e lasciate ordinato in casa che si sgombri la camera e poi s'orni. PANDOLFO. Sará fatto in un subito quanto avete ordinato. ALBUMAZAR. Vo e volarò qui fra poco. PANDOLFO. Andate felice!

SINESIO. Di miglior che tu non sei, e con forse cinquantamila ducati di dote. ERASTO. Vorrei ancor sapere se il tôr costei per moglie fosse di vostro contento. SINESIO. Io ne sarei contentissimo, altro mi resta ad esserne contento a pieno se non che ne resti contento ancor tu. ERASTO. Ed io son contento, contentissimo. SINESIO. Ed io farò che sia tua moglie.

Fermati olá, lascia costei! ERASTO. Se non taci e ti parti, ti farò pentir di tanta temeritá! CAPITANO. Se non ti fermi, ti taglierò le gambe! ERASTO. Capitan, va' via, non tôr briga dove non hai a far nulla. CAPITANO. Come nulla? i fatti d'Amasia m'importano molto. ERASTO. Traditore, me l'hai fatta scampar di mano: mal per te, bestiaccia! Dulone, vedilo tu?

Or andiamo a tôr il possesso di Carizia, non temiamo piú il fratello. Gran maraviglia ch'essendo gionto a quel segno ove solo aspirava il cor mio, non sento quell'allegrezza che devrei; ho passata notte piú fastidiosa da che nacqui.

Ella è vergine e si deve vergognare venir da lei; e se ben muore per me, la vergogna la fa restia. In somma, se non ci la conduco per forza, non verrá da lei giamai. Io ho questi amici, la farò tor per forza e menar qui dentro; ma mi meraviglio che lo speciale non v'ha condotti quei lattovari che l'ho fatti far per trovarmi gagliardo con Fioretta.

Poi troveremo un capitano di birri e faremo tor Panfago, con dir che ha rubato le vesti del schiavo e del raguseo ad Alessandro; e andaremo in casa sua, dove si troveranno, perché ivi se l'ha spogliate; e noi serviremo per testimoni: ché se non sará appicato, almeno lo faremo andar in galea in vita e ci vendicheremo di lui.

NARTICOFORO. Lubenter faciam. Commorando io in Roma, mi scrittitò molte lettere, chiedendo copular una sua figlia in matrimonio con un mio figlio; e giá d'accordo, piú con la sua che con la mia sodisfazione, mi chiama che venghi col mio figlio a tor la sposa. Vengo, e lascio i miei consanguinei che mi venghino ad incontrar con la nuora; adesso mi dice che me ne ritorni.

74 Non pur di regni o di ricchezze parlo, in che la ruota instabile lavora; ma di quel ch'in poter di tor, di darlo non ha Fortuna, intender voglio ancora. Molta fama è l