Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 6 giugno 2025


Quel giorno la conversazione era cominciata al primo nascere del sole, e aveva continuato senza interruzioni per tutta la strada. Epperò come fui vicino al villaggio di Sulzena, la stanchezza delle gambe prevalse. Si fece silenzio. Tramontava il sole, e pensavo a mia madre; due tra le infinite cose da cui germina la umana tristezza.

È la seconda volta che in una sola sera penso a lei. L'immagine di quella disgraziata mi s'affaccia al primo mio giungere in Sulzena ed ora, alla vigilia della partenza, non potevo allontanarla dalla mente. Avvicinandomi al presbiterio incontro Baccio che mi passa accanto frettoloso senza vedermi. Entrando nel cortiletto mi sgomenta un po' il trovarvi il cavallo del dottor De Emma.

Eravamo così arrivati a Sulzena. Fin l

La visione passò lentamente fra gli alberi e scomparve dietro il muro dei carbonai. Non la vidi che un minuto, ma ne fui abbagliato. Splendeva più del cielo!, andava cauta ma tanto leggiera che non pareva toccasse la terra. Dopo il primo stupore calai giù, passai il ponte dello Strona e, girando intorno alla collina, passai la strada di Sulzena.

Tutto il paese era per lui: si sapeva bene, s'egli aveva menato era che gli avevano fatto il solletico nelle mani. Naturale! levate il sentimento ad un uomo e diventa lupo. Era giustizia greggia, ma giustizia giusta. Potei accorgermi quanto fosse odiato a Sulzena il signor Angelo: dopo il primo momento di allarmi il villaggio era tornato silenzioso.

E tale mi aveva l'aria di essere il villaggio di Sulzena quando, giunto all'inevitabile fontana, mi scontrai finalmente in un uomo.

Io, schivo di prolungare la tortura delle separazioni, preferii salutarlo e rimanere a Sulzena. Piovve tutto quel giorno. Per ingannare il tempo mi diedi a frugare nello studio e sfogliare gli antichi registri della parrocchia. Le generazioni di Sulzena sfilarono davanti a me: poche stirpi che si riproducono e moltiplicano attraverso i secoli sullo stesso ceppo come gli abeti delle loro montagne.

Il dottore s'era accorto all'ultimo delle inquietudini della moglie e, contentissimo di essere liberato da una posizione molesta, si guardò bene dal rattizzarla con delle imprudenze. Riconoscente di tutto cuore a Rosilde della sua discrezione, finchè ella rimase a Sulzena, non cercò una volta sola di vederla. La ritrovò una sera per caso in quelle circostanze strane descrittemi dallo speziale.

Io ripasserò a prender vostre nuove. Chinò il capo distrattamente e ritornò indietro frettolosa. Due giorni dopo ripassai da Sulzena e chiesi di lei: era sparita. Ma prima che la settimana finisse una sera per un caso stranissimo, fui dal sospetto di un tentativo funesto condotto in una casupola del sobborgo qui di Zugliano e vi ritrovai Rosilde.

Ma poi, appena fatti i convenevoli, appiccò discorso come se ci fossimo lasciati il giorno prima. Gli chiesi: Quanto è che Don Luigi?... Cinque anni, e fu un gran danno per Sulzena: invece della tolleranza, della carit

Parola Del Giorno

sottraesti

Altri Alla Ricerca