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Aggiornato: 4 giugno 2025
Fuggí di qua e fai bene. SPEZIALE. Lásciatelo fare, e fai meglio. MORFEO. Eh, va' via! SPEZIALE. Eh, férmati! MORFEO. Levamiti dinanzi, dico. SPEZIALE. Io non ti sto innanzi ma dietro. MORFEO. Dici il vero, che dovunque mi volgo, mi ti trovo dietro; par che sii l'ombra mia. SPEZIALE. Tutto è per tuo bene. MORFEO. Vuoi tu un buon consiglio? Vattene via ben presto.
SPEZIALE. Che consigli io ho dato contro te? dove ti conobbi mai? ho detto di sua moglie, non di te. SANTINA. Io son sua moglie. SPEZIALE. Che sapevo io che tu eri sua moglie? certo, che è assai piú di quello che lui n'ha raccontato. Un'altra volta oggi in questa maladetta casa ho patito disgrazie e ne son stato maltrattato!
Anche codesto signor speziale era da novella e da commedia; voglio dire che tutti s'accordavano, ed avevan ragione, in dirlo il maggior ciarlone e la peggior lingua del quartiere, come ogni speziale sulla scena o in un racconto ha lo stretto obbligo di essere.
Lo speziale si volse tosto ad uno de' garzoni. Martino, avete inteso, e preparatela subito subito: la ricetta è l
Verso le dieci fu picchiato all'uscio e il pittore corse con uno slancio ad aprire: era il signor Martino, giovane dello speziale, che porse ad Antonio per commissione del suo principale una bustina di lettera suggellata, che dal peso e dal suono si conosceva contenere monete. Se la volesse far grazia di scrivermene una ricevuta: disse Martino.
Appena l'occhio si fu avvezzo a quella penombra mi accorsi che non ero solo. Un giovine chierico seduto in terra col dosso appoggiato ad un masso dormiva. Era l'abatino da me veduto il giorno prima, il nipote di Mansueta, quello che la moglie dello speziale aveva ricordato. Me gli appressai da tergo senza far rumore: teneva un libro sulle ginocchia.
Il male è poco, l'utile è molto: non sète giá putto, che abbiate a vergognarvene. MORFEO. Ben dice il proverbio: «Sei piú fastidioso del serviggiale»; ma tu avanzi tutti i serviggiali del mondo. SPEZIALE. Lo farò con tanta destrezza che, quando stimerai che non abbi cominciato, arò finito. MORFEO. Orsú, io fo stima che non abbi cominciato; fa' stima tu che abbi finito, e va' via.
SANTINA. «Fioretta» vuoi tu dire? SPEZIALE. Sì, sì. Ditegli che il modo d'oprarle è questo: che s'ingiotta queste, poi mangi una libra di pignoli e beva vernaccia fina, non altro, che fará facende. SANTINA. Come potrá ingannar sua moglie?
Madonne, e voi, messeri, io vel farei, s'io fossi uno speziale sí come sono un bel cacapensieri in campo azzurro. Ma vi voglio dire di me, se a sorte non mi cognosceste. Io sono un uomo, come voi vedete. E mia madre fu donna da bon tempo.
SPEZIALE. Vuoine tu un altro migliore? lásciatelo fare. MORFEO. Tu sei risoluto non partirti? SPEZIALE. Tu indovini, se prima nol faccio. Fa' buon animo. MORFEO. Come ho a far per far buon animo? SPEZIALE. Rissoluzione: cala la testa, stringi i denti e tira il fiato a te. MORFEO. Cosí farò.
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