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Aggiornato: 16 giugno 2025
e questo fu il nostro patriarca; per che qual segue lui, com'el comanda, discerner puoi che buone merce carca. Ma 'l suo pecuglio di nova vivanda e` fatto ghiotto, si` ch'esser non puote che per diversi salti non si spanda; e quanto le sue pecore remote e vagabunde piu` da esso vanno, piu` tornano a l'ovil di latte vote.
Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Letè si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda». Purgatorio · Canto XXXI «O tu che se’ di l
E 'l buon maestro, sanza mia dimanda, mi disse: <<Guarda quel grande che vene, e per dolor non par lagrime spanda: quanto aspetto reale ancor ritene! Quelli e` Iason, che per cuore e per senno li Colchi del monton privati fene. Ello passo` per l'isola di Lenno, poi che l'ardite femmine spietate tutti li maschi loro a morte dienno.
Dopo, quando miss Nelly non era più qua ed io non sapevo dove poter rintracciarla, ho sentito schiudersi nel mio cuore il germe nascosto di un affetto che avrebbe dato certamente un altro indirizzo alla mia vita. Ed ora che la so morta a Calcutta.... È morta? Lo ignoravi?... Ora mi par di avere qualche cosa che mi si imputridisca nel cuore e vi spanda miasmi deleteri. Oh, rassicùrati! fece Punzi.
<<La maggior valle in che l'acqua si spanda>>, incominciaro allor le sue parole, <<fuor di quel mar che la terra inghirlanda, tra discordanti liti contra 'l sole tanto sen va, che fa meridiano la` dove l'orizzonte pria far suole. Di quella valle fu' io litorano tra Ebro e Macra, che per cammin corto parte lo Genovese dal Toscano.
Ogni spirto gentil che peregrine A piè di queste nostre Alpi si sente Letizïar da fantasie divine. Sovra il tuo Carlo, e il dotto suo parente , Che pii vergaron le memorie avite, Spanda grazia immortal l'Onnipossente! Dolce è saper, che di non pigre vite Progenie siamo, e qui tenzone e regno Fu d'alme da amor patrio ingentilite.
Nobile donna, non largare il freno A' gridi, e fra i dolori asciuga il ciglio, Che per questo mortal corso terreno A ben condursi fa mestier consiglio; E se t'ingombra di terrore il seno De l'assediata Rodi il fier periglio, Esser può, che tuo pianto invan si spanda, Chè 'l gran Dio per soccorso oggi mi manda.
Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Lete' si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda>>. Purgatorio: Canto XXXI <<O tu che se' di la` dal fiume sacro>>, volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m'era paruto acro, ricomincio`, seguendo sanza cunta, <<di`, di` se questo e` vero: a tanta accusa tua confession conviene esser congiunta>>.
E 'l buon maestro, sanza mia dimanda, mi disse: <<Guarda quel grande che vene, e per dolor non par lagrime spanda: quanto aspetto reale ancor ritene! Quelli e` Iason, che per cuore e per senno li Colchi del monton privati fene. Ello passo` per l'isola di Lenno, poi che l'ardite femmine spietate tutti li maschi loro a morte dienno.
Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Letè si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda». Purgatorio · Canto XXXI «O tu che se’ di l
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