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Aggiornato: 15 giugno 2025
La notte, all'albergo, non potei quasi chiuder occhio per cagione d'uno scellerato pianista di campanile, il quale, forse perchè soffriva d'insonnia, si prese il barbaro piacere di dare alla citt
A lungo andare, Pasquale si persuase d'essere.... quello che gli amici avevano vaticinato; ma soffriva in silenzio, per non farsi canzonare e per paura di peggio. Pure, non potè a meno di fare uno sfogo con un amico intimo, dicendogli: Ah, caro mio, sono molto malcontento di mia moglie! T'avrebbe fatto dei nuovi torti? Oh, no! non lo soffrirei: ma.... sono sempre gli stessi che si rinnovano.
A Borghignano, almeno, le strade erano pulite e piane, mentre a Roma bisognava arrampicarsi su su, come in montagna, e si ritornava a casa colla testa intronata. E poi la Nena ci soffriva di amor proprio a non essere conosciuta da nessuno.
Non voglio più sentirvi parlar d'amore; non avete il nome col quale mi avete conosciuta, non siete dunque più quello che io amo. Addio. Ella era pallidissima e si scorgeva che soffriva orribilmente, ma vi era tanta freddezza nelle sue parole, che Giorgio credette quasi di non essere più amato ed uscì. Quale vi sembra lo scioglimento più probabile?
Emilia lo aveva sposato perchè non sperava trovar meglio; ma capì in brevissimo che non lo avrebbe mai amato. Pure soffriva alcun poco nell'amor proprio vedendo quanto facilmente egli avesse riprese le sue abitudini di prima.
Essendoci accorti che la signora soffriva davvero, abbiamo abbandonato il soggetto scabroso, cambiando discorso. Era l'ora del tramonto, e volendo rientrare al villaggio prima di notte abbiamo abbandonata la strada maestra, prendendo una scorciatoia per un sentiero tortuoso fra due siepi. La viuzza angusta non permetteva il passaggio che a due sole persone di fronte.
Alteramente bello ed alteramente imprudente come prima, dimenticava il mondo dinanzi al suo amore, non soffriva l'indugio d'un'ambasciata, correva lieto e spensierato dove lo portava il cuore.
Scusatemi egli soggiunse, inchinandosi a quell'altero dolore, che non soffriva di essere turbato da nessuna voce, fosse pur quella della persona amata. Era un augurio che vi facevo: vi auguro di dimenticare.... con tutto il cuore, ve lo auguro. Ella scorse il capo, senza rispondere. Voi la raggiungete, col
E, quando il momento solenne si avvicinava, giunse, desiderato, Fontanella. La povera donna soffriva. Egli le stava a canto, pallido in viso, parlando poco, baciandole spesso le mani. Ella partorì di notte; gridava, fra li spasimi; si afferrava convulsamente alla lettiera; credeva di morire. I primi vagiti dell’infante la gittarono in una stupefazione di gioia.
«Mi lasciai corteggiare; feci delle chiacchere sentimentali, cercai di esaltarmi; ma dopo alcuni giorni mi accorsi che sprecavo tempo e fatica. Ero perfettamente fredda. «Rinunciai tosto a quella commedia inutile. Più tardi mi accorsi che il bel poeta mi amava realmente, e soffriva del mio strano procedere.
Parola Del Giorno
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