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Aggiornato: 22 giugno 2025
Ma lo ignorante uomo piglia in morte quello che Io do in vita, e cosí si fa crudele a se medesimo. Io sempre proveggo; e sí ti fo sapere che ciò che Io ho dato a l'uomo è somma providenzia. Unde con providenzia el creai: quando raguardai in me medesimo, inamora'mi della mia creatura; piacquemi di crearla a la imagine e similitudine mia con molta providenzia.
Montai in vettura; tornai a casa. La sensazione vaga si dissipò. Mi raccolsi per riflettere. Mi assicurai che tutto era reale, indubitabile. Si formarono facilmente dentro di me imagini dell'infermo a similitudine di quelle che mi dava il ricordo del povero Spinelli. Mi punse una nuova curiosit
Similitudine come la caritá, l'umilitá e la discrezione sono unite insieme; a la quale similitudine l'anima si debba conformare. Sai come stanno queste tre virtú? come se tu avessi uno cerchio tondo posto sopra la terra; e nel mezzo del cerchio escisse uno arbore con uno figliuolo dallato unito con lui.
DIC. Dillo latino. AP. Dillo al modo d'oggi. FR. Non riesce sempre il capriccio di tradurre all'improviso le cose greche. DIC. Traducili bene se si può, se non, fallo in qualunque modo si sia. La figlia a Giove, e madre al cieco Amore Simil mostrossi al giovanetto Anchise Alla fanciulla Admeta in volto fuore. DIC. Che pensi tu che abbia voluto intendere il poeta per quella similitudine?
Unde tu vedi che, creando l'anima a la imagine e similitudine mia posta in tanta dignitá e bellezza, Io l'acompagnai con la piú vile cosa che sia, dandole la legge perversa, cioè legandola col corpo formato del piú vile della terra, acciò che, vedendo la bellezza sua, non levasse il capo per superbia contra di me.
Ben vedi tu che avendovi data la imagine e similitudine mia, e perdendo voi la grazia per lo peccato, per réndarvi la vita della grazia unii la mia natura in voi, velandola della vostra umanitá. E cosí, essendo voi imagine mia, presi la imagine vostra, prendendo forma umana. Sí che Io so' una cosa con voi, se giá l'anima non si diparte da me per la colpa del peccato mortale.
Tu ci creasti di non cavelle; adunque, ora che noi siamo, facci misericordia e rifa' e' vaselli che tu hai creati e formati a la imagine e similitudine tua. Riformagli a grazia nella misericordia e nel sangue del tuo Figliuolo, Cristo dolce Iesú. Qui comincia el tractato de la providenzia di Dio.
Alora Dio etterno diceva: Carissima figliuola, prima ti voglio dire la dignitá loro dove Io gli ho posti per la mia bontá; oltre a l'amore generale che Io ho avuto a le mie creature creandovi a la imagine e similitudine mia, e ricreativi tucti a grazia nel sangue de l'unigenito mio Figliuolo; unde veniste in tanta excellenzia, per l'unione ch'Io feci della Deitá mia nella natura umana, che in questo avete maggiore excellenzia e dignitá voi che l'angelo, perch'Io presi la natura vostra e non quella de l'angelo.
E m'indugiai nell'imaginare i progressi della paralisi, nel formare dentro di me imagini di colui a similitudine di quelle che mi dava il ricordo del povero Spinelli. E me lo rappresentavo seduto su una gran poltrona di cuoio rosso, pallido d'un pallor terreo, con tutti i lineamenti della faccia irrigiditi, con la bocca dilatata e aperta, piena di saliva e d'un balbettio incomprensibile.
La quale certificandolone per più pruova di ciò, verso il padre in oriente lo 'ndusse, dicendogli che per similitudine di sè e di lui assai certo sarebbe. Ond'egli nell'oriente giunto, di ciò il padre suo, cioè il Sole, di tal tema domandò. La cui risponsione certamente nel sì si stesse, proferendogli liberamente come a figliuolo ciò che volesse.
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