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Aggiornato: 13 giugno 2025
«E che cosa vi fa tanto temere della fede siciliana?» domandò arrossendo Giordano d'Angalone. «La fede è gi
Accettiamo il disappunto, e torniamo indietro. Noi facevamo quella citazione solo per mostrare quali fossero gl’intendimenti dei «sicilianisti» di allora. Ma tornando indietro, non troviamo meno siciliana l’Accademia. Bambina di due anni, il 18 ottobre 1793, essa per bocca del più forte poeta del tempo dopo il Meli, benchè del Meli non entusiasta, non balbettava, ma con franca parola esprimeva i sentimenti che l’animavano. Questi sentimenti sono d’una profondit
Il duello al coltello è un'importazione siciliana a Napoli, spagnuola in Sicilia, il combattimento alla navaja. Ma è altrettanto micidiale a Napoli che a Palermo ed in Ispagna. I due avversarli si avvicinarono. Dai loro occhi schizzavano scintille feroci. Non vi si vedeva più il bianco: erano due punte di diamante a fiamma fosca e penetrante circondata da un'aureola rossa.
«Il malinteso deriva da ciò, che essi hanno esaminato la questione in modo analitico: ed in molti loro giudizi io consento.» «Io ho posto a base del mio ragionamento un concetto logico generale, che è il seguente: se c'è una questione siciliana, è necessario che essa abbia cause speciali del luogo. Ho distinto perciò le cause efficienti dalle condizionali.»
La storia non mai scritta della vita siciliana offre, per la seconda met
Il Cavalieri, che fu compagno di viaggio di Sonnino e di Franchetti nel 1875, si è occupato adesso della quistione siciliana; epperò ha dovuto confermare quanto avevano scritto i primi molti anni or sono e aggiungere fatti nuovi e opportune considerazioni, che meritano di essere riportati.
Egli fece molte sottili distinzioni in seguito; ma come si potè vedere continuò a denegare che una quistione siciliana ci fosse.
Ad un inglese nel 1770 la cucina siciliana parve un misto di francese e di spagnuolo: e che l’olla podrida serbasse «sempre il proprio posto e la propria dignit
Due forze turbarono questa novella monarchia siciliana: che furono, il baronaggio non sì gagliardo da mettere al nulla l'autorit
Il giovane Sampolo, in un discorso, s’intende, tutto dialettale, avea recitato le lodi della lingua siciliana; ed il Meli, entusiasta, recitava: Viva la nostra lingua, Iddiu la guardi! Am
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