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Aggiornato: 10 giugno 2025
Tutto sta nel modo e nella misura. Per parecchi secoli, l'arte drammatica si è servita del tipo: poi, per logica evoluzione, ha messo fuori l'individuo: prima, per esempio, con caratteristiche generali, l'avaro, il geloso; poi, un tal geloso, un tal avaro, Otello, il notaio Guerin.
Mi dispiace disse ma in quanto a Mia la signora è bell'e servita. La cavalla è stata attaccata all'americana ed è gi
MINIO. E sapete ch'ella è bella? ché, quando va al letto, ogni sempre dorme con meco ed è bianca e roscia. PRUDENZIO. Orsú! non piú. Torniamo dentro. RITA. Caminamo, de grazia, Ceca, sorella, ch'ell'è tardo; e so che si lamentará di me c'ho temporeggiato troppo al ritornare. CECA. E che si lamenti. E poi è ella sí frettolosa che vogli esser servita sí presto?
La chiesa è servita da un cappellano che quando non è un santo, è un prete iroso caduto in disgrazia del vescovo e messo lì per punizione. C’è anche un’osteria, ed è la casa più alta del paese, una casa grossa che pare e fu gi
Era l'autunno che oramai le conveniva, l'autunno in campagna, dove è ancor più visibile il mancare del verde, il ritirarsi del sole, tutti i sintomi dell'agonia della natura. E come ella si compiaceva di aver fatto portar via il mazzo recatole dal suo giardiniere, il domestico comparve di nuovo sull'uscio. La signora duchessa è servita.
... Una certa dose di haschich, servita a cento mussulmani diversi, discopre ugualmente a ognuno di essi il paradiso di Maometto!... Ma non badi alle mie divagazioni... e, soprattutto, non pensi che io ardisca di combatterla nelle sue trincere. La malattia dell'autocritica fa dell'«insigne professore Antonio Bernardi» un fantaccino disarmato e sprovveduto di umor bellico.
Quando il signor De Emma ebbe terminata la sua breve relazione, lei si tolse dal collo il monile di brillanti e porgendolo al barcaiuolo: Prendi, spetta a te; io l'avevo portato per chi avesse ripescato il mio cadavere. Tu mi hai servita un po' troppo sollecitamente, ma non importa, la colpa è dello stupido mio destino.
La colazione fu preparata in un elegante salotto dell'albergo, che faceva parte del quartierino che il barone aveva scelto per sè nell'angolo più ombreggiato: e fu servita con una grande profusione di piatti, di vasi, di fiori.
Avete ragione, dottore. Farò prendermi quell'apparecchio. Terminate dapprima tutta la serie del vostro. Quando vi sarete servita del vostro n. 10, sostituitelo con la serie, dello stesso numero, dell'apparecchio del principe. Sì, grazia: farò ciò. Bisogna mettervi codesto per iscritto, onde non l'obliate? Obliare! sclamò la principessa.
In quella cupa giornata di novembre la notte era discesa precipitosa; poco dopo le cinque la cameriera dell'albergo era entrata ad accendere il lume, a chiuder le imposte, a domandare alla misteriosa forestiera che cosa desiderasse da pranzo e a che ora volesse esser servita.
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