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Ma fra tutti questi lavori di letteratura storico-politica il Macchiavelli non perdè la passione dell'arte vera. In ogni ritaglio di tempo andò riprovandosi in varii generi, dalla commedia alla satira, dai canti carnascialeschi alla novella. In nessuno riuscì a sorpassare la mediocrit

Autore dell'Immortel, satira spietata ed eccessiva dell'Accademia francese, esecutore testamentario del De Goncourt per l'altra Accademia dei Dieci che dovrebbe essere il contr'altare dell'Accademia dei Quaranta, gli era toccata ultimamente anche la consolazione di un primo sfavorevole giudizio dei tribunali verso gli avidi eredi del fondatore.

Il Codice di Diritto Civile, questo grottesco libro di satira sociale, non possedeva un certo numero di articoli destinati a disciplinare la lor vita insolente, come invece ne ha per incatenare la triste obbedienza delle donne maritate. Nessuno le poteva costringere ad esser madri, nessuno poteva imprimere su la loro nudit

Una felice, elegante, maestosa, diligente e notomizzata esposizione, molti riflessi, molta satira e molta filosofia formano que' due libretti, veramente degni di andar separati dalle immense lordure ch'escono alla stampa in questo secolo detto «illuminato». Il sublime del loro stile, sopra una base faceta, sostiene ingegnosamente una continua ironia, che gli fa seri e scherzevoli a un tratto e col piú fino sapore.

Parlarono degli amici, figure scialbe divenute più pallide in quell'ora di porpora. Emilia descrisse le sue conoscenti, sfiorandole con la satira femminile; Cesare usò la satira maschile, un po' rude, che aveva talvolta la gravita d'un rancore; e l'iconografia servì a riempire qualche lacuna, accennando ai luoghi visti in tempi diversi da ambedue, e alle persone conosciute dall'uno e dall'altra.

E il povero Alfredo che non è più fra i vivi? Tutti, meno Balena, contro di lui, anche dopo morto, mentre è di prammatica, che ogni defunto, sia stato invariabilmente ricolmo di tutte le virtù. I MARTELLIANI di Paolo Ferrari La SATIRA e PARINI Commedia.

Luciano in una violenta satira riprova le orgie delle tribadi di Roma: «Andiamo, uomo del nuovo secolo, egli esclama, legislatore di sconosciute volutt

I romanzieri dall'eroiche imprese, dalle battaglie e da' sublimi amori piú non si nominavan nel paese, perché i moderni eran usciti fuori... E sino a tutta la stanza 16 è satira dileggiatrice sul profluvio de' romanzi pubblicati dall'abate Chiari, ed è pittura satirica sopra alcune commedie del Goldoni. Stanza 17.

Per comprendere la satira, non bisogna mai dimenticare che, da un capo all’altro, essa è uno scherzo ironico ed amaro, e che Giuliano prende contro di le parti dei suoi denigratori, e riproduce le loro parole facendole proprie, e, certamente, caricandone l’espressione³²⁵. ³²⁵ Iulian., 433, sg.

Altrove, era la signorina che usava un po' d'astio contro Lidia e un po' di sprezzo contro me; occhiate traducibili con un: «Tanto, non avrei saputo che farmi di voiEran più schietti e cortesi gli uomini, quegli stessi uomini, i quali diventavan terribili di satira e acuti di negazione non appena si trovavano in crocchio, al teatro o al caffè.