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Aggiornato: 2 luglio 2025


Entrammo, attraversammo due o tre grandi stanze nude e senza pavimento, ingombre di mucchi di terra e di rottami, salimmo una scala, e riuscimmo sur un'alta tribuna dentro la chiesa, che è uno dei più belli e nobili monumenti dell'arte gotica. È una sola grande navata, divisa in quattro vòlte, i cui archi s'incrociano sotto ricchi rosoni.

Intanto sopraggiunsero gli Steele innamorati di Molkencur e risoluti di ritornar lassù con noi al tramonto. Vi salimmo infatti il signor Steele ed io a piedi, le signore in carrozza. Vi passammo due ore deliziose ad un tavolino appartato, con l'acceso tramonto e i piani vaporosi del Palatinato a fronte, colla valle del Neckar e lo Schloss a' piedi, bevendo l'aria pura dei boschi cui l'amico Steele aggiunse per suo conto alquanti chopes di birra. La piccola rotondetta signora Emma, piena d'intelligenza e di bont

Cosi` parlando il percosse un demonio de la sua scuriada, e disse: <<Via, ruffian! qui non son femmine da conio>>. I' mi raggiunsi con la scorta mia; poscia con pochi passi divenimmo la` 'v'uno scoglio de la ripa uscia. Assai leggeramente quel salimmo; e volti a destra su per la sua scheggia, da quelle cerchie etterne ci partimmo.

Io piangevo, essa piangeva; eravamo avvinti in un bacio. A un tratto il Koo guardò l'orologio, mi afferrò la mano, mi strappò dalle braccia materne gridando: È tardi. Mi trascinò seco. Giunti al limitare dello squallido orto, scendemmo giù per la vallata finché giungemmo alle sponde del Fiume Giallo. Avevamo corso ben mezza lega quando salimmo in un sam-pan a sei remi.

Salimmo rapidamente, i lumi si spensero, il mio uomo non fece parola durante l'ascensione; egli governava il timone per dirigere la gondola, e frattanto girava rapidamente il suo chatvue per esplorare gli spazi tenebrosi. Giunti alla nave ancorata, egli stesso volle gettare gli uncini di presa, e dopo avermi generosamente regalato, mi pregò di attendere alcuni minuti.

Salimmo al palazzo del governo sovra un poggio, ove fu apparecchiata una mensa sontuosa di oltre cinquanta coperti, con isplendidissima illuminazione in cera, con addobbi di damasco e di corone innumerevoli di fiori, con lusso di vini francesi, con copia grande di gelati, che soglionsi nelle Sicilie distribuire a met

È alla sala d'aspetto della piccola stazione di Assmannshausen che ora io penso. Tre giorni dopo la gita a St. Goar salimmo al Niederwald insieme agli Steele e a certi loro amici di Magonza. Era una domenica e s'incontrò molta gente allegra che usciva dai boschi con mazzi di fiori e di frondi, le donne in mano e sul seno, gli uomini al cappello.

Da un paio d'ore si era in quei triboli, quando si vide arrivare il Perelli; che nell'ascensione aveva perduto il suo cappello a cilindro... Cosa fanno qui loro? Ci disse. Lo vede: siamo nascosti. Vengano su nelle cabine... ci siamo tutti noi... Contenti, come uno che abbia beccato un terno, salimmo. Quale non fu la nostra sorpresa, quando vedemmo quasi tutti i nostri amici!

Avendo preso congedo da questi signori alla mattina del 23, sulle sponde del Lago della Ruina, salimmo per la buona mulattiera al gias Soprano, visitando anche il Lago Brocan. Rimontammo poi la strada di caccia del Colle Chiapous, alla cui sommit

Qui il mio compagno non potè resistere alla tentazione di Nôtre Dame, e salimmo sulla cima d'una delle due torri per vedere «il mostroOttima cosa che mette i pensieri in calma. Bisogna almeno dominarle, queste mostruose citt

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