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Aggiornato: 17 giugno 2025
Il signor Costanzo s'avvicinò al nostro giovine, e gli disse in segreto il nome di quell'uomo con cui aveva parlato; nome ch'egli stesso era riuscito a sapere, domandandone un vecchio inserviente che di l
Ahmed digrignò i denti e la sua ira accrebbe smisuratamente a quell'invocazione disperata. Ah! maledetto! brontolò egli. Ancora la chiami? Ma non la vedrai più, te lo giuro. Quando uscirai dalle mie mani per passare in quelle del tuo nemico, sarai un uomo rovinato per sempre. S'avvicinò alla sua vittima e toccandola in mezzo al petto: Mi riconosci? gli chiese.
Non mi si convengono, e la vostra cortesia più che inorgoglirmi m'umilia. Suvvia, lasciamo le frasi. Grave discorso abbiamo a tenere. Sedete, dottore, siete in casa vostra e questi complimenti mi spiacciono. Il preside s'avvicinò una sedia e messosi al fianco del vecchio ambasciatore attese che parlasse.
Tu sei ai primordî, e si fanno sempre di questi progetti sui primordî. Si redige l'elenco di quanti entreranno in casa e di quanti ne staranno fuori. Poi, tutto ciò passa, come un soffio.... Cacciate le mani nelle tasche, Ettore s'avvicinò al quadro dei disegni, osservandoli attentamente, come li vedesse per la prima volta; non sembrava parlare che per sè, quasi senza guardarmi.
Accorse, e s'avvicinò alla Ginevra dicendo: Signora, vostro padre vi chiama. La Ginevra si volse. Vostro padre e il magnifico Baglione vi chiamano l
E, abbassando la voce, guardandosi intorno, domandò: Vi siete accorti che oggi tre o quattro volte Luigia si è allontanata durante la cena, è uscita nel cortile con alcuni pacchi nascosti sotto il grembiale e quando rientrava era confusa ed inquieta? Non ci siamo accorti di nulla dissero i due vecchi. Ebbene, ho visto io. E preso il lume s'avvicinò alla porta d'uscita. Egli era male in gambe.
Quando ci tornai, lo rividi all'uscita buffo! con un involtone di carta tra le mani. Mi s'avvicinò, mi carezzò; e trasse da quell'involto una bella, grande paglia di Firenze con una ghirlandina di roselline di maggio per me! Il capocomico. Ma tutto questo è racconto, signori miei! Ma sì, letteratura! letteratura! Il padre. Ma che letteratura! Questa è vita, signore! Passione!
Un montanaro s'avvicinò a Luchino e senza mover parola gli additò la carrozza pronta nel lato più remoto della piazza. Gi
Torno subito a prenderti. E s'avvicinò a un artista che addossato a uno dei pilastri dell'intercolunnio centrale copiava l'ambone e la Vergine col bambino che lo sormonta.
Aspettò che il nubiano fosse lontano un centocinquanta passi, poi si gettò a terra e si mise a strisciare fra i cespugli e le roccie con sveltezza straordinaria e senza produrre rumore. Giunto nel bosco si rialzò e s'avvicinò al nubiano che camminava con precauzione girando gli sguardi ora a destra ed ora a sinistra. Stava per puntare il fucile quando Takir si arrestò mandando un debole fischio.
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