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Aggiornato: 11 luglio 2025


Una nobile intelligenza, un forte carattere, un cuore generoso si è spento col Rota. Il di lui nome sar

Piangendo dissi: <<Le presenti cose col falso lor piacer volser miei passi, tosto che 'l vostro viso si nascose>>. Ed ella: <<Se tacessi o se negassi cio` che confessi, non fora men nota la colpa tua: da tal giudice sassi! Ma quando scoppia de la propria gota l'accusa del peccato, in nostra corte rivolge se' contra 'l taglio la rota.

Le danzatrici della Scala, cui le apostrofi vivaci, e spesso violente del Rota, mettevano terrore, alle prime rappresentazioni dei suoi balli parevano a loro volta invasate dal fuoco sacro. Nella festa del trionfo condiviso, esse acclamavano a lui, lo chiamavano il loro buon genio, il loro Dio.

Negli ultimi mesi, la vita del Rota era una febbre di azione. Egli si affrettava al compimento de' suoi disegni artistici come fosse incalzato da necessit

La discussione fra gli auditori di Rota per compilare la sentenza fu lunga e tempestosa. Le varie opinioni furono ventilate con passione; più che con zelo, con acrimonia. Come gi

Vi è molta analogia fra il carattere del Rota e quello dell'illustre cesellatore Benvenuto Cellini; due spiriti bollenti, impetuosi, predestinati ad una carriera avventurosa di immensi tripudî e di immensi dolori. Rota era nato poeta come Benvenuto Cellini. L'uno per caso divenne coreografo, come l'altro cesellatore; ma le opere di entrambi non cessano di essere poesia.

Ma gli impeti del Rota, i suoi eccessi quasi selvaggi non erano soltanto occasionati dall'amore esuberante dell'arte. Più spesso, erano un fiero disprezzo della vilt

imagini quel carro a cu' il seno basta del nostro cielo e notte e giorno, si` ch'al volger del temo non vien meno; imagini la bocca di quel corno che si comincia in punta de lo stelo a cui la prima rota va dintorno, aver fatto di se' due segni in cielo, qual fece la figliuola di Minoi allora che senti` di morte il gelo;

Io non potevo associare l'idea della morte a tanto splendore di vita. Mosto per distrarmi mi variò dolore. Gli otto superstiti compagni di Pisacane, che mi raccomandasti, si segnalarono. Cinque sono caduti. Li trasportarono a Barcellona, soggiunse mia moglie approssimatasi a noi in quel punto. Rota, Bonomi e Cori si potranno salvare, ma non credo Conti e Sant'Andrea.

Piangendo dissi: <<Le presenti cose col falso lor piacer volser miei passi, tosto che 'l vostro viso si nascose>>. Ed ella: <<Se tacessi o se negassi cio` che confessi, non fora men nota la colpa tua: da tal giudice sassi! Ma quando scoppia de la propria gota l'accusa del peccato, in nostra corte rivolge se' contra 'l taglio la rota.

Parola Del Giorno

serafica

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