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Aggiornato: 13 luglio 2025


Pareva che queste ultime parole lo colpissero fortemente. Affrettò il passo, uscì dal cancello, si mise in traccia di sua moglie, ripetendo lo stesso ritornello della sera antecedente: dove diavolo sar

Attivi faccendieri rinfrescavano infaticabilmente i ricordi della gloria imperiale; e in cento caserme spiccavano le effigie dell'uno e dell'altro Napoleone con sotto il ritornello: Dieu nous l'a pris et Dieu nous l'a rendu!

Ed è un teschio giallognolo e pulito Siccome d'un nodar la pergamena, Ed ha la nuca dal profilo ardito E guarda in giù con un'occhiaja appena. È il mattino. Sull'erba verde e folta Scintillano le gocce di rugiada, E il ritornello da lontan s'ascolta D'un villano che passa sulla strada. La Natura e il Lavoro! E poi?

Sui muri dei corridoii, come su quelli della terrazza non si vedevano che scritti in lapis: erano ricordi, conforti scambievoli dei prigionieri: geroglifici indecifrabili, ma che forse contenevano rivelazioni per chi era d'intesa: accidenti alle spie e morte ai birri erano quasi sempre il ritornello obbligato di questi sfoghi.

Non occorre essere oracoli per aver ragione qualche volta... In ogni modo, se non volete badare a lui, badate a me. Datemi retta, chiamate un medico. Ecco il solito ritornello!... Quando vi dico che non ho bisogno di medici... Fui un po' indisposta; adesso sto meglio... Del resto, in campagna vidi il dottor Sauri.

Nelle caserme pontificie si trovarono molte copie d'un inno di guerra, dettato in francese, che par che dovessero cantare gli zuavi andando a combattere. Ha molti punti di somiglianza colla «Marsigliese». Ha un ritornello che comincia: «Catholiques, deboutHa una strofa che arieggia quella dell'inno francese: «Entendez-vous dans ces campagnes», con la differenza che ai «féroces soldats» sono sostituiti «les barbares». Ha un verso che dice: «Viendront-ils nous prendre (ci dev'essere un verbo più feroce, ma non lo ricordo) nos églises, nos prêtres?» E il verso dopo: «Non, non, on n'y touchera pas». E altre amenit

E il prete allora, lanciatale dietro un'altra occhiata, affrettò a sua volta il passo curiosamente, mettendosi a fischiettare con aria di spavalderia il ritornello allegro di una canzone popolare. La Sant'Angelo era rientrata agitatissima, in preda ad una eccitazione penosa, che per qualche momento ella credette impossibile di poter nascondere o dominare.

Pochi si dolsero per lui, perchè ognuno aveva a rallegrarsi di stesso; lo pianse la moglie. Costei, l'aspettò una settimana giusta; e quando le parve d'avere aspettato invano, sedendo al telaio e pigiando le calcole, cantò una sua frottola con questo ritornello strano: E se non torna il cuculo in aprile, È morto è morto, il povero animale.

Folco si chiuse nel suo studio; era annientato dalla rivelazione. Riudì all'orecchio il ritornello d'Ariberto: «La donna vuole un padrone: un pa-dro-neGioconda l'aveva trovato: egli, Folco, non era capace di far da padrone; egli era un pover'uomo, un letteratoide, un ambizioso andato a male. Rise beffardamente. Chi sa? disse ad alta voce. Chi sa ch'io non sia capace di far da padrone?

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