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Aggiornato: 12 giugno 2025
Monsignore non è vecchio, ma la vita sedentaria rende flosci, e ci apparecchia una vecchiaia precoce e piena di sofferenze. Monsignore vada ogni anno a prendere i bagni, si muova, respiri l'aria pura dei monti.... Vedremo, vedremo, rispondeva mio zio. Il dottore avendo date le sue istruzioni alla Veronica, raccomandò al malato la quiete, e partì, ma le sue idee avevano sconvolto la casa.
vuol ch'io respiri a te che ti dilette di lei; ed emmi a grato che tu diche quello che la speranza ti 'mpromette>>. E io: <<Le nove e le scritture antiche pongon lo segno, ed esso lo mi addita, de l'anime che Dio s'ha fatte amiche. Dice Isaia che ciascuna vestita ne la sua terra fia di doppia vesta: e la sua terra e` questa dolce vita;
vuol ch'io respiri a te che ti dilette di lei; ed emmi a grato che tu diche quello che la speranza ti 'mpromette>>. E io: <<Le nove e le scritture antiche pongon lo segno, ed esso lo mi addita, de l'anime che Dio s'ha fatte amiche. Dice Isaia che ciascuna vestita ne la sua terra fia di doppia vesta: e la sua terra e` questa dolce vita;
vuol ch’io respiri a te che ti dilette di lei; ed emmi a grato che tu diche quello che la speranza ti ’mpromette». E io: «Le nove e le scritture antiche pongon lo segno, ed esso lo mi addita, de l’anime che Dio s’ha fatte amiche. Dice Isaia che ciascuna vestita ne la sua terra fia di doppia vesta: e la sua terra è questa dolce vita;
Sì, bravo, respiri; -mi disse Galatea, ridiventata ninfa marina per me, quantunque in acqua dolce. E adesso, se può nuotare adagino.... Nè adagino, nè altrimenti; risposi. Ho le mani intormentite da certi colpi dell'altra settimana, e m'è tornato il dolore, acutissimo.
Mi pigia, mi nasconde, m’imprigiona; Sento i rôchi respiri, Il lungo pianto che nel buio suona, Le bestemmie, i sospiri. «Noi veniam dalle case senza fuoco, Dai letti senza pace, Ove il corpo domato a poco a poco Piega, s’arrende, giace. Veniam dagli angiporti e dalle tane, Veniam dai nascondigli, E gettiam su la terra un’ombra immane Di lutto e di perigli.
Giaceva supino; il petto gli si gonfiava a lunghi respiri; le guance attenuate dalla fatica erano pallide; le sopraciglia, i capelli, i panni aveva polverosi; pareva un guerriero che riposasse dopo la battaglia. Oh! se essa avesse potuto vedere il cuore di lui; se avesse potuto leggergli traverso la fronte i pensieri!
Adesso, ferma! disse il chirurgo. Non si muova. Conti!... conti fino a venti. Valeria si dibattè voleva alzarsi la maschera nera le era sopra il viso. Brava, cara; brava! diceva la voce della suora. Conti, come me: uno.... due.... tre.... Respiri profondamente, disse qualcuno. E Valeria obbedì.
Tacque; poi lentamente, anche la voce di Roberta s'abbassò a un mormorìo lamentoso: Avrei voluto essere bella, e devo morire.... Non ho più nulla per me: non posso nemmeno respirar l'aria che respiri tu, e goder l'ombra; devo andare in cerca del sole.... Fatti coraggio, Roberta; sono, idee.... tentò ancòra Emilia. Ho paura della morte.... Perchè vuoi renderci tristi? Sei guarita....
Piccola casa che da’ tuoi balconi respiri il verde e ridi a Primavera, piccola casa ov’Ella un dì non era, ov’Ella schiuse i suoi lucenti occhioni: piccola casa linda come un fiore ove il mio core in Lei trovò la pace, che taci, mesta, se la bimba tace, che lieta echeggi a l’infantil rumore: in te sien puri ogni atto, ogni parola: schiuse sien le tue porte a chi domanda pane, e a la tua piet
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