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Aggiornato: 4 luglio 2025
Repubblicana perchè, praticamente, l'Italia non ha elementi di monarchia: non aristocrazia venerata e potente che possa piantarsi fra il trono e la nazione: non dinastia di principi italiani che comandi per lunghe glorie e importanti servizî resi allo sviluppo della nazione, gli affetti o le simpatie di tutti gli Stati che la compongono perchè la tradizione italiana è tutta repubblicana: repubblicane le grandi memorie: repubblicano il progresso della nazione e la monarchia s'introdusse quando cominciava la nostra rovina e la consumò: fu serva continuamente dello straniero, nemica al popolo, e all'unit
E dello stesso reato deve rispondere anche il prof. Lallici pel fatto della costituzione del Circolo Adriatico Orientale d'indole prettamente repubblicana e per discorsi in pubbliche riunioni.
La stampa repubblicana fu finora troppo esclusivamente negativa, troppo paga a registrare le colpe della Monarchia, troppo corriva ad accogliere come prova di forza e d'estensione del Partito ogni manifestazione ch'abbia luogo in Francia, in Ginevra o altrove, senza avvertire alle idee che vi si esprimono.
Vero è che il Mazzini avrebbe voluto vedere il popolo d'Italia entrare in Roma a riprendere e continuare le gloriose tradizioni del '49, come dice anche in un suo scritto Ai Romani , pubblicato fino dal 1866; ma appunto per questo egli aveva bisogno di spingere ad arrolarsi nell'esercito garibaldino gli uomini del suo partito, i quali, dopo la vittoria, avrebbero potuto risollevare l'antica bandiera repubblicana .
Aggiungerò vedete come è ingenua la logica degli Italiani! che la repubblica di Roma faceva assegnamento sul vostro appoggio morale e materiale e in caso di coalizione europea, non contava che un solo alleato possibile, la Francia repubblicana. Coro. Tiens! tiens!... C'est drôle! C'est bête! Bar. Voi dite che Roma è violentata dagli stranieri... Coro.
Si spense dopo essa, come succede, molto di libertá fiorentina, e, che forse fu peggio, quell'unione degli Stati italiani, la quale era stata fondata da' grandi uomini della penultima generazione, mantenuta dagli stessi minori dell'ultima. Lorenzo, rimasto solo alla potenza repubblicana, la rivolse poco meno che in signoria; non risparmiò supplizi, non rispettò la costituzione dello Stato.
Il 22, la vittoria coronava l'eroica lotta. Espugnata porta Tosa da Luciano Manara, caduto più tardi martire della causa repubblicana in Roma, occupata dagli insorti porta Ticinese, liberata dagli accorrenti della campagna porta Comasina, separate e minacciate di distruzione immediata le soldatesche nemiche, Radetzky, la sera, non si ritraeva, fuggiva.
Il Nicotera, ad evitare una guerra civile, ubbidì, pur fieramente protestando contro lo sleale ed inatteso divieto e dichiarando gli eventi non giustificarono la promessa che non avrebbe più combattuto sott'altra bandiera, all'infuori di quella repubblicana.
Il 3 luglio, un giorno dopo l'ingresso delle truppe francesi, il Popolo di Roma levò una volta ancora la mano per affermare, di fronte al nemico, la propria fede: la Costituzione Repubblicana fu solennemente letta alla moltitudine dal Campidoglio. La bandiera straniera s'abbassò, come velo, tra quella mano, che mostrava il Patto, e l'Italia. Quel velo oggi si squarcia.
Non potevamo pretendere di guidare con bandiera neutra un lavoro generale, che inalberava la bandiera repubblicana.
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